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La svolta arcobaleno del "barone rosso": il rettore di Udine apre l'ateneo a gay e trans

Dopo i convegni Pd, De Toni concede il patrocinio al pride. L'ira degli studenti

La svolta arcobaleno del "barone rosso": il rettore di Udine apre l'ateneo a gay e trans

Non è bastato al rettore Alberto Felice De Toni ospitare la convention del Pd presso le sale dell'Università di Udine con tanto di distribuzione di gadget e copie dell'Unità, e non gli è sembrato sufficiente neanche presenziare alla Leopolda 2016 di Matteo Renzi a Firenze. L'ultima iniziativa poco accademica e molto politica del «Barone Rosso» risale a questi giorni: concedere il patrocinio ufficiale dell'ateneo pubblico al «Gay Pride del Triveneto», che si svolgerà in Friuli Venezia Giulia con diversi appuntamenti sul territorio e la parata finale a Udine il 10 giugno.

Il primo evento in programma patrocinato dall'Università è il workshop del 31 marzo «Dai movimenti femminili ai movimenti Lgbtqia (acronimo per Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali, Asessuali, ndr). Tracce di un percorso». Un convegno al mattino e una conferenza al pomeriggio per illustrare la «panoramica completa» di tutte le varie inclinazioni sessuali e sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni verso le tematiche legate alle evoluzioni gender e ai diritti della comunità Lgbt. Anzi, Lgbtqia.

Già nell'ottobre 2015, in occasione della due giorni di assise del Pd sull'Università a cui avevano presenziato Debora Serracchiani, presidente della Regione e vicesegretario del Pd, l'allora ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e altri rappresentati dem, il magnifico rettore De Toni era stato apertamente accusato dalle rappresentanze studentesche vicine a Forza Italia e Lega di aver violato il disciplinare per la concessione degli spazi e il Codice etico, che non consentono di ospitare nelle aule accademiche eventi politici.

E anche questa volta il Movimento giovanile del Carroccio è intervenuto in maniera netta: «Sulla questione del patrocinio dell'Università di Udine al Pride Fvg presenteremo un'interrogazione parlamentare a firma del nostro capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga» ci annuncia Andrea Crippa, coordinatore federale dei Giovani Padani. «L'università non dovrebbe schierarsi pro o contro posizioni di tipo valoriale e ideologico-politico. Sto ricevendo molte lamentele di studenti che denunciano il continuo tentativo da parte di De Toni di utilizzare il suo ruolo all'interno dell'ateneo per fare propaganda politica», continua l'esponente leghista «dovrebbe essere rimosso immediatamente. L'università di Udine non è un circolo Pd».

A questo punto è legittimo pensare che fra le ambizioni a breve giro del rettore, che è anche segretario generale della Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane, vi possa essere una candidatura alle prossime elezioni.

Se la città friulana è stata scelta dagli organizzatori del Gay Pride del Triveneto come sede della parata finale è proprio per l'impegno nel riconoscimento delle unioni civili da parte del sindaco eletto nel centrosinistra Furio Honsell, che dell'Università di Udine è stato rettore fino al 2008, anno in cui ha assunto la carica di primo cittadino per poi essere riconfermato nel 2013. Che Alberto Felice De Toni voglia emulare il suo predecessore?

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