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Tajani e Gentiloni: passerella inopportuna

E la polemica corre sui social: strano, per Megalizzi i «presenzialisti» non c'erano

Tajani e Gentiloni: passerella inopportuna

Roma - Un gesto inopportuno, imbarazzante per i rappresentanti del governo italiano che sono accorsi a Ciampino per strumentalizzare a proprio favore l'arresto di Cesare Battisti.

La condanna arriva dal presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani di Forza Italia. La soddisfazione per la cattura del terrorista latitante da quarant'anni è velata dall'uso propagandistico che ne hanno fatto alcuni membri dell'esecutivo ovvero il vicepremier Matteo Salvini e il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Tajani non approva quella che appare come una prova di protagonismo fuori luogo da parte dei due ministri. «Battisti deve essere accolto nelle patrie galere. Non da un codazzo di politici», osserva Tajani che disapprova la presenza dei rappresentanti del governo. «Un ergastolano, pluriomicida, terrorista rosso che si è preso gioco delle sue vittime e dell'Italia deve scontare la sua pena fino all'ultimo giorno - scrive ancora su Twitter Tajani -. Passerelle televisive del governo al suo arrivo a Ciampino sono assolutamente fuori luogo». Tajani polemizza con le «figure istituzionali che devono far funzionare lo Stato» e invece vanno a «fare passerelle tv». L'accoglienza da parte del governo spetta ad altri personaggi non certamente ad un pluriassassino. Le istituzioni per Tajani hanno il dovere di accogliere «le vittime del terrorismo. Non i terroristi». E sui social sono in molti a pensarla così sottolineando che per l'arrivo della salma della giovane vittima dell'attentato di Strasburgo, Antonio Megalizzi, né Salvini né Bonafede erano presenti. E proprio a Megalizzi sarà dedicato lo studio radio di Strasburgo per volontà di Tajani.

E pure l'ex premier Paolo Gentiloni giudica la presenza del governo a Ciampino inopportuna. «Qualche passerella di troppo, in aeroporto, me la sarei risparmiata», il commento di Gentiloni che aggiunge anche di essere molto infastidito dalla «mania» di Salvini di indossare la divisa a seconda delle occasioni.

«La cosa che dà veramente fastidio è che il ministro degli Interni si presenti con la divisa dei pompieri, della polizia o di non so chi nei suoi comizi elettorali, almeno questo ce lo dovrebbe risparmiare», precisa l'ex premier.

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