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Tajani in pressing sull'Europa "Soldi ora, l'agricoltura ha sete"

Allo studio compensazioni contro il dramma della siccità: "L'Ue deve fare di più per il sistema idrico"

Tajani in pressing sull'Europa "Soldi ora, l'agricoltura ha sete"

«Stiamo parlando con gli Stati membri delle possibilità di compensare gli agricoltori attraverso il programma di sviluppo rurale. Dobbiamo essere in grado di adattare costantemente le nostre politiche a lungo termine e creare una migliore gestione delle risorse idriche in agricoltura e avere colture più resistenti, perché è probabile che questi eventi si verificheranno sempre più spesso in futuro».

Maros Sefcovic si confronta con i parlamentari europei, durante un dibattito sull'emergenza siccità fortemente richiesto da Forza Italia. Dal vice presidente della Commissione arriva un cambio di rotta importante, un approccio mirato a mettere in campo interventi strutturali. Una indicazione e una promessa che soddisfa Antonio Tajani. «Abbiamo preso atto con soddisfazione che la Commissione intende impegnarsi non solo con iniziative a breve termine. Noi dobbiamo continuare a insistere affinché l'Ue faccia di più: il tema fondamentale è quello di raccogliere acqua quando ci sono le piogge in modo da avere invasi che garantiscano le forniture idriche durante la stagione della siccità. E per fare questo servono investimenti e devo ringraziare il ministro Carfagna per aver dato vita a strumenti per finanziare la rete idrica» dice il coordinatore di Forza Italia. «Gli invasi possono trasformarsi anche in fonti di energia idroelettrica» suggerisce Tajani spiegando che Forza Italia ha chiesto anche «l'utilizzo dei satelliti europei che, usando il sistema israeliano, permettono di far sì che non ci sia uno spreco di acqua». Un'altra richiesta è quella di «svincolare le tecnologie di evoluzione assistita che permettono la nascita di piante più resistenti a siccità e parassitosi».

La difesa del comparto agricolo è al centro anche dell'intervento dell'europarlamentare azzurra, Luisa Regimenti. «Dobbiamo fare in modo che la siccità non prosciughi i bilanci e la competitività delle nostre aziende agricole, settore nevralgico per l'economia italiana e per il nostro Pil. Forza Italia ha chiesto un nuovo Recovery fund che, al pari del Covid, riconosca la straordinarietà della situazione.

La Commissione dovrebbe inoltre liberalizzare tecnologie agrarie che permettano l'immediata sperimentazione di nuove piante più resistenti alla siccità. Solo con il contributo decisivo dell'Europa potremo affrontare un futuro che inesorabilmente ci sta portando verso la tropicalizzazione graduale del sud del continente».

Al dibattito prende parte anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio nel suo ruolo di presidente della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni presso l'Ue. «Il riconoscimento dell'urgenza della situazione rappresenta il presupposto per la richiesta di accesso al fondo di solidarietà internazionale.

L'Ue e il governo italiano si sono impegnati a destinare risorse all'ammodernamento delle reti idriche urbane, ma anche ai nostri agricoltori affinché possano finalmente essere realizzati dei mini invasi in grado di prevenire e tamponare in futuro emergenze come quella che stiamo vivendo, con danni enormi alle nostre colture».

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