Cronaca locale

Taranto, neonato abbandonato in un cassonetto. Ritrovata la madre, scatta la gara di solidarietà

Il piccolo è in ottime condizioni. La georgiana rischiava un'emorragia

Taranto, neonato abbandonato in un cassonetto. Ritrovata la madre, scatta la gara di solidarietà

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Taranto, neonato abbandonato in un cassonetto. Ritrovata la madre, scatta la gara di solidarietà

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Un vagito fra i rifiuti al centro di Taranto. Abbandonato dopo il parto, un neonato è stato trovato ieri mattina da una donna a spasso con due pitbull, infagottato con una coperta, dentro una busta. Rintracciata in poche ore la madre, una donna originaria della Georgia che dopo aver lasciato il figlio in strada si è diretta al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe Moscati, a 12 chilometri di distanza, per un controllo.

A notarla i vigilanti all'ingresso della struttura che hanno fornito alla polizia le immagini della videosorveglianza. «Ho dovuto farlo, non potevo tenerlo con me» le sue parole fra i singhiozzi rotti dal pianto. Anche la donna è stata ricoverata, nel reparto Ginecologia, dello stesso ospedale dov'è stato portato il figlio. Adesso è indagata per abbandono di neonato e quando le sue condizioni lo consentiranno verrà ascoltata dal magistrato.

A raccontare del ritrovamento, invece, la donna che ha salvato la vita al piccolo. «I miei cani annusavano e mi tiravano verso la spazzatura. Mi sono avvicinata e l'ho trovato. Era vicino ai cassonetti». Un peluche accanto al bimbo, nessun biglietto. Sono le 7 in via Giuseppe Pisanelli, angolo via Principe Amedeo, quando la signora lancia l'allarme. Arriva un equipaggio del 118 con un'ambulanza e alle 7.26 è all'ospedale Santissima Annunziata. «È in ottime condizioni, venuto al mondo non più tardi di due ore fa» spiegano gli operatori dell'Unità di Terapia Intensiva Neonatale che l'hanno chiamato Lorenzo.

«Un nome simbolico, un augurio di buona vita visto che la sua è cominciata in salita». Una parte del cordone ombelicale ancora attaccata al bimbo era fresca. «Segno che il parto - spiegano alla Asl di Taranto - è avvenuto poco prima. L'altra parte del cordone potrebbe essere rimasta alla madre che rischia un'emorragia». È il professor Federico Schettini della Terapia Intensiva a seguire il bimbo «coccolato da tutto il personale». Un caso, purtroppo l'ennesimo, di abbandono post partum. Gli agenti, dopo aver acquisito le immagini delle telecamere in strada, dell'entrata del Moscati e ascoltato i residenti, sono arrivati a lei. In poche ore la notizia del ritrovamento fa il giro della città e scatta la corsa all'adozione. Mario Balzamelli, medico e presidente della società italiana 118, raccomanda: «A tutte le donne, alle madri che si trovano in un momento psicologico critico, drammatico, prima di fare qualunque cosa chiamate il 118 che verrà in pochi minuti da voi, attivando i percorsi stabiliti. Chiamate il 118 nei momenti di maggiore sconforto».

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, spiega che «la città lo sta già riempiendo di cure e d'amore». Il Comune ha attivato un iban sul quale sarà possibile effettuare versamenti: IT98X0538541330T20991870311, causale «Donazione per il piccolo Lorenzo».

«Grazie alla donna che non ha fatto prevalere paura e indifferenza» dice l'assessora ai servizi sociali Gabriella Ficocelli.

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