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Tasse, Salvini rilancia: ​"Pronti per forte taglio"

Salvini accelera sulla riforma fiscale e annuncia un piano per un maxi taglio delle imposte. Braccio di ferro con l'Ue per la Flat tax

Tasse, Salvini rilancia: ​"Pronti per forte taglio"

Matteo Salvini è pronto ad una nuova battaglia per la manovra. Il leader della Lega spinge sull'acceleratore per una forte riduzione delle tasse con la flat tax. Il titolare del Viminale non molla la presa e di fatto, proprio nel giorno in cui la Cgia di Mestre rivela i dati di una pressione fiscale reale al 48 per cento, dal vicepremier arriva il rilancio per una nuova riforma fiscale. Intervenendo al villaggio Coldiretti di Milano, Salvini afferma: "Stiamo lavorando a un forte taglio delle tasse a partire dall'anno prossimo per chi vive in questo Paese, riguarda produttori e famiglie".

Inevitabilmente una manovra che ha in pancia una riforma forte come quella della flat tax dovrà passare sotto la lente (poco benevola) di Bruxelles. Salvini sa che il governo potrebbe scontrarsi nuovamente con la Commissione entro fine anno, ma non teme i veti di Bruxelles: "Sarà un bel confronto con l'Europa - ha aggiunto - Non dico scontro, ma preparatevi. Io sono gia' pronto, la pazienza del pescatore ce l'ho, preparatevi ad alcune settimane di discussione: se ce lo faranno fare sorridendo, lo faremo. Altrimenti lo faremo lo stesso". Il primo braccio di ferro però sarà nelle stanze di via XX Settembre. Il Tesoro infatti, dopo la revoca della procedura d'infrazione da parte dell'Ue, ha fatto sapere di voler rispettare le regole europee anche per il 2020. Niente strappi dunque all'orizzonte o forzature. Il piano del Tesoro è quello che prevede un confronto con Bruxelles evidenziando l'approvazione degli obiettivi fiscali nel Programma di Stabilità e chiedendo parallelamente l'abrigazione dell'aumento dell'Iva per il 2020 e la riduzione della pressione fiscale con "misure fiscali alternative". Di certo con Bruxelles sarà comunque braccio di ferro. Le nomine alla presidenza della Commissione potrebbero giocare contro il governo.

Nuovi richiami potrebbero mettere in discussione la manovra su cui si gioca la stabilità dell'esecutivo gialloverde.

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