Politica internazionale

Tecnologie green e prodotti tradizionali, in un solo giorno siglati venti accordi

Eni e Acwa per l'idrogeno verde. Continuum esporta macchinari per gli impianti siderurgici. E Technogym fornirà le palestre del Golfo

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Idrogeno verde, acqua, energia, ingegneria, sport. Sono già 20 gli accordi firmati tra le imprese italiane e quelle saudite nell'ambio del Forum italo-saudita per glòi investimenti a Milano. Una serie di intese in settori specifici riguardano diverse eccellenze italiane quotate e non: da Eni ad A2a fino a De Nora e Technogym. Ma anche la Valvosanitaria Bugatti, Rizzani e Cipriani. Realtà meno note al grande pubblico, ma molto apprezzate all'estero. E c'è anche chi trova negli accordi firmati ieri una vera e propria opportunità di rinascita. Per la Valvosanitaria Bugatti, azienda con sede a Castegnato (Brescia), operante nel settore della produzione di valvole a sfera per acqua e gas, raccordi e rubinetteria, erano tempi duri. Alle prese con la ristrutturazione del debito solo qualche mese fa, l'azienda ha stretto un'alleanza con la compagnia di Stato araba operante nell'acqua e potrà contare su un nuovo importante giro d'affari.

Nel dettaglio, il protocollo tra Italia e Arabia è volto a sostenere «il dialogo tra le istituzioni e le imprese interessate alla promozione degli investimenti tra i due Paesi e a incoraggiare la cooperazione negli investimenti diretti». Storicamente il settore nel quale i due Paesi hanno collaborato di più è quello energetico, anche questa volta al centro degli accordi. Non solo e non più petrolio però hanno riguardato questa tornata di alleanze. Anzi, molto spazio hanno avuto i nuovi settori.

Sul fronte dell'idrogeno verde, per esempio, la società saudita Acwa Power, la più grande azienda privata di desalinizzazione dell'acqua al mondo, leader nella transizione energetica e pioniere nel campo dell'idrogeno verde, ha firmato accordi strategici con sei partner italiani: Confindustria (con una rete di 222 associazioni e oltre 150mila aziende), Eni, A2a, De Nora, il produttore di additivi speciali Italmatch Chemicals e il fornitore di soluzioni di classificazione e ingegneria Rina. «Non vediamo l'ora ha detto Marco Arcelli, ceo di Acwa Power - di connettere l'Arabia Saudita, sede di uno dei più grandi progetti di decarbonizzazione al mondo, con un'economia in rapida espansione e diversificazione, con l'Italia, uno dei fornitori di ingegneria, produzione e tecnologia più competitivi a livello globale».

Sul fronte dell'ingegneria meccanica, con il gruppo Continuus Properzi, leader nella produzione d'impianti per colata e laminazione, l'Arabia ha messo a segno un contratto per la fornitura di attrezzature, macchinari e supporto tecnico nell'ambito di un progetto da 1,2 miliardi di riyal (300 milioni di euro) per la produzione di rame e barre di alluminio che potrà soddisfare il 25% della domanda totale nel Paese.

Inoltre, dopo lo shopping di calciatori e allenatori europei che ha interessato le cronache nelle ultime settimane, non poteva mancare anche un'alleanza con un nostro gruppo leader del settore: Technogym. La società presieduta e guidata da Nerio Alessandri si è assicurata un nuovo contratto di distribuzione per i suoi prodotti in Arabia.

Al di là dei primi accordi siglati ieri, ne seguiranno molti altri considerando che tra le altre società italiane che hanno partecipato al forum ci sono Eni, Snam, Cdp, Enel, Leonardo, WeBuild, Maire, Pirelli, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ita, Ansaldo Energia, Saipem e Invimit.

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