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Tentano di stuprare una donna incinta Choc nel campo rom

Due bosniaci arrestati a Roma per l'aggressione a due uomini e a una ragazza in gravidanza Il movente: un debito di poche decine di euro

Jacopo GranzottoUn debito di poche decine d'euro non pagato. Tanto sarebbe bastato per scatenare l'inferno, prendere a bastonate due persone con inaudita violenza e tentare di stuprare una 28enne incinta. Zona franca quella di Castel Romano, dove sorge uno dei tanti, troppi campi rom capitolini. E lì la legge, di solito, non arriva. Ma per due temutissimi fratelli bosniaci di 40 e 41 anni (con una sfilza di precedenti penali) sono scattate le manette. L'episodio è avvenuto la sera del 14 giugno scorso, ma ad evitare il peggio è stato l'intervento di un altro abitante del campo, attirato dalle urla della donna. Dopo aver sporto denuncia sono scattate le indagini. Campo famigerato quello di Castel Romano. Sempre la scorsa estate una doppia operazione delle forze dell'ordine aveva permesso di scardinare un sistema consolidato. Una settantina di nomadi di nazionalità bosniaca si fingeva povera per poter usufruire degli alloggi allestiti dal Campidoglio per le famiglie rom più disagiate, nonostante fossero tutte famiglie ricchissime con conti correnti da capogiro. Già, perché l'amministrazione capitolina nel 2014 aveva speso 8 milioni di euro per accogliere le 242 famiglie nei 7 «centri di raccolta rom» distribuiti nei vari quadranti della città (via Salaria, Best House Rom, via Amarilli, via San Cipirello, via Torre Morena, via Toraldo e l'ex Fiera di Roma), con una spesa annua a nucleo familiare di circa 33 mila euro.Su Facebook il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini torna a parlare di ruspe: «Bastonate e tentato stupro in un campo nomadi a Roma, arrestati due rom. E poi dicono che le ruspe non servono. Non vedo l'ora di accenderne e guidarne una!».Stessa linea per la deputata di Forza Italia Daniela Santanché: «In un campo rom a Roma una donna incinta è stata presa a bastonate da due bosniaci. Altro che le primarie patinate del centrosinistra: la Capitale è diventata un ammasso di discariche umane pericolosissime. Questa gente non può vivere nelle nostre città: i delinquenti e i violenti stanno in galera, non nei campi a ridosso delle case degli italiani. I campi nomadi vanno chiusi, uno per uno». Tolleranza zero anche per Guido Bertolaso, candidato del centrodestra a sindaco di Roma: «Un plauso alle forze dell'ordine per l'arresto dei responsabili del gravissimo episodio di violenza consumato all'interno del campo rom di Castel Romano. Per episodi come questi ci vorrebbe la ruspa, la ruspa di una legge che tuteli davvero i diritti dei più deboli e dei cittadini indifesi, senza se e senza ma. Se qualcuno pensa che i campi rom siano dei luoghi dove la legge italiana non debba essere rispettata si sbaglia di grosso. Tutti se ne facciano una ragione, chi sceglie di voler fare parte della nostra comunità deve rispettarne le regole e le leggi. Ogni forma di sopruso e violenza, a maggior ragione contro le donne e i più deboli conclude Bertolaso deve essere punita severamente.

Spero che la pena sia applicata severamente».

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