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Terremoto, pronti i soldi. Ma solo per i sindaci amici

Decine di Comuni di centrodestra sono esclusi dai risarcimenti al 100%. Forza Italia protesta

Terremoto, pronti i soldi. Ma solo per i sindaci amici

Roma - Il sospetto è quello di una «esclusione politica». L'ultima bozza del decreto terremoto, in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, contiene un allegato di Comuni del cratere sismico per i quali è previsto un risarcimento al 100% dei danni subiti da privati, imprese ed enti. L'elenco comprende, ovviamente, i centri più colpiti dall'evento del 24 agosto come Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto ma ne esclude alcuni appartenenti, soprattutto, alle province di Fermo, Macerata e Ascoli Piceno.

A denunciare il fatto è stato il gruppo al Senato di Forza Italia a nome del quale si è espresso il senatore Remigio Ceroni. «L'elenco è incompleto e crea una discriminazione: ad esempio, ne mancano ben trentotto del Fermano ove si sono registrati numerosi danni», afferma l'esponente azzurro. L'idea che possa trattarsi di una penalizzazione politica decisa a tavolino da Roma ha un fondamento: ad Ascoli, Fermo e anche a Macerata il centrodestra è molto forte. «Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, quando è venuto da queste parti a comiziare - racconta Ceroni - ha detto che tutti i danni saranno riparati, non mi pare che questo provvedimento vada in questa direzione. Perché sono stati tenuti fuori i Comuni di centrodestra?».

E non è sicuramente governato dalla sinistra Camerino, in provincia di Macerata, dove ieri si è suicidato, impiccandosi in casa, un edicolante di 31 anni, Adriano Pieretti. Era titolare dell'edicola davanti alle scuole che sono rimaste chiuse a causa del sisma. Al calo delle vendite si sono aggiunti anche i problemi della fidanzata convivente il cui negozio di estetista è chiuso sempre a causa del sisma. Tre giorni fa Pieretti ha sfogato su Facebook la propria indignazione dopo aver appreso dell'esclusione di Camerino dal cratere sismico. «Che dire... ho la ragazza che dal 24 agosto non lavora, per il negozio distrutto, con un mutuo dietro. E sti pagliacci ci hanno messo fuori... è proprio un'Italia di merda», aveva scritto prima di decidere di togliersi la vita.

«La risposta dei sindaci sarà adeguata perché comportamenti di questo tipo non possono restare senza repliche», ha sottolineato Ceroni, che è anche primo cittadino del piccolo Comune di Rapagnano (ovviamente escluso). «Ci sono persone che vivono nelle residenze per anziani perché le loro case sono inagibili, molti hanno subito danni eppure ci hanno dimenticati», aggiunge puntando il dito contro il commissario alla ricostruzione Vasco Errani e, ovviamente, contro il premier Matteo Renzi. Oltre a Camerino e Rapagnano vi sono altri Comuni esclusi come Tolentino, Treia, Montegiorgio e la stessa Ascoli del sindaco forzista Guido Castelli. «Non chiediamo né un euro in più né un euro in meno rispetto a quanto stanziato, ma chiediamo che siano le Regioni, nel nostro caso le Marche, a valutare con una commissione caso per caso chi debba ricevere un aiuto perché ha subito dei danni».

Per il Pd ha replicato il deputato Luciano Agostini ricordando che il decreto prevede il 100% di risarcimento nei Comuni fuori dal cratere per tutte le prime case e per le seconde nei centri storici e nei borghi di pregio. Per le seconde case il 50 per cento.

Ceroni, quindi, non ha tutti i torti.

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