Politica

Terrore ad alta quota sul Miami-Milano Atterraggio d'emergenza, sette i feriti

Sul volo dell'American Airlines c'erano 192 passeggeri:« Stavamo precipitando»

C'è chi ha temuto di morire, chi ha avuto la freddezza (quella che spesso si accompagna all'incoscienza) di filmare ciò che succedeva a bordo. Ovvero il terrore: grida, pianti, preghiere e gente ferita. Classici di una celluloide mai démodé. Solo che sul volo 206 American Airlines, partito da Miami destinazione Milano, era tutto vero. Centonovantadue passeggeri, 116 italiani, 11 membri dell'equipaggio, tre dei quali piloti in balia di una tempesta. Tanto violenta da costringere il comandante a un atterraggio d'emergenza in Canada, all'aeroporto St. John, capitale della provincia di Terranova e Labrador, sulla costa nord-est . Sette le persone ferite, (tra cui tre assisetnti di volo) poi ricoverate in ospedale. Tra loro nessun nostro connazionale. «Quattro ore dopo il decollo- racconta un passeggero- l'aereo si è sbilanciato da una parte. Alcuni passeggeri hanno iniziato a urlare mentre gli assistenti di volo cercavano di aiutare quelli che erano rimasti feriti. «Sembrava un film». Tra gli italiani a bordo anche il direttore d'orchestra padovano Alvise Casellati, figlio dell'ex sottosegretario alla giustizia ed ex senatrice di FI avv. Maria Elisabetta. «Ero seduto al mio posto e stato leggendo degli spartiti musicali per un concerto che avrò a breve al Petruzzelli di Bari - racconta all'Ansa - quando ho avuto come l'impressione che mi mancasse improvvisamente da sotto il sedile e abbiamo iniziato a precipitare. Le hostess piangevano e ho visto molte scene di panico».Bertrand Lecocq, il capitano, professionalmente si limita a «non è stato piacevole». A suo dire, la forte turbolenza è stata causata dagli strascichi della tempesta di neve che ha colpito in questi fiorni la costa orientale degli Stati Uniti.

Oggi il volo attorno dovrebbe arrivare alle 6 (ora italiana) a Milano Malpensa.

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