Politica

Terrore sul Mar Rosso: attacco all'hotel dei turisti

Due uomini assaltano un resort di Hurghada, forze speciali egiziane sparano e ne uccidono uno. Feriti tre ospiti: due austriaci e uno svedese

Fausto BiloslavoLe bandiere nere avrebbero attaccato un albergo dei turisti occidentali sul Mar Rosso ferendo tre persone, due austriaci e un danese. L'assalto è fallito grazie all'intervento delle forze di sicurezza egiziane. Secondo la prima versione rilanciata dalle televisione arabe ed agenzie locale i membri del commando sarebbero stati tre, tutti uccisi dai militari. Poi, con il passare delle ore, le autorità del Cairo hanno cercato di ridimensionare la portata della notizia sostenendo che si sarebbe trattato di una rapina finita male, che gli aggressori fossero due che uno degli uccisi aveva 21 anni e solo un coltello. Una versione da verificare - come la pista terroristica - che punta a non scatenare il panico fra i turisti.Secondo le notizie iniziali sembrava che almeno uno degli assalitori avesse un giubbotto esplosivo: l'obbiettivo era l'hotel Bella Vista, 270 stanze, a Hurghada, frequentato anche da italiani, ma il commando non è riuscito ad entrare. Il piano insomma sembrava fosse quello di compiere una strage e magari prendere degli ostaggi facendosi poi saltare in aria con le vittime. Alla fine invece sono stati appunto tre i turisti feriti, anche se ad un certo punto altre fonti indicavano una coppia di arabi di origine israeliana finiti sotto i colpi degli assalitori. Anche la dinamica è incerta: il commando sarebbe arrivato dal mare con un gommone, nonostante la barriera corallina, con l'acqua molto bassa. Il Bella Vista è sul mare e ha una spiaggia per i clienti e si suppone che il servizio di sicurezza fosse ben appostato per prevenire appunto attentati. La seconda versione della polizia parla invece di un passaggio attraverso il vicino ristorante. In ogni caso non è escluso che sia arrivata un'informazione precisa sul possibile obbiettivo: 48 ore prima infatti si era verificato un altro episodio inquietante, con una colonna di autobus di turisti arabi israeliani diretti a visitare le vestigia dell'antico Egitto era stata attaccata con colpi di arma da fuoco. La scorta ha sventato la minaccia e non ci sono stati feriti.Di sicuro gli aggressori di ieri sera hanno aperto il fuoco all'ingresso del Bella Vista prima che Mohamed Hassan Mahfouz, nato nella provincia di Giza, vicino al Cairo, venisse abbattuto. Testimonianze in loco confermerebbero l'esistenza del corpetto esplosivo, nonché il ritrovamento di bandiere nere dello Stato islamico che alcune persone sostenevano addirittura di aver visto sventolare. Anche in questo caso però la polizia poi ha smentito dicendo che gli aggressori fossero armati solo di coltelli e pistole giocattolo. In ogni caso, se la pista terroristica fosse confermata, sarebbe la prova che la costola del Califfato nella penisola del Sinai è una delle formazioni più pericolose agli ordini di Abu Bakr al Baghdadi. Si tratta della evoluzione del gruppo Ansar Bayt al Maqdis, meglio noto come i «Sostenitori di Gerusalemme» ripulita dagli ebrei. All'inizio aveva giurato fedeltà ad Al Qaida e all'egiziano Ayman Al Zawahiri, erede di Osama bin Laden. Nel novembre del 2014 gran parte degli estremisti della penisola hanno cambiato aderito al Califfato.

Il generale Abdel Fattah al Sisi, nuovo uomo forte al Cairo, ha impiegato aviazione e carri armati per snidarli, ma con successi solo temporanei.

Commenti