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È il Tesoro la cassaforte della coop finita nei guai

Via XX Settembre ha molte commesse per appalti con Cpl Concordia, la società nel mirino dei pm campani

È il Tesoro la cassaforte della coop finita nei guai

Altro che appalti per portare il metano nell'isola di Ischia. La vera gallina dalle uova d'oro, quando si parla di commesse, si trova all'indirizzo romano di via XX Settembre. Qui ha sede il ministero dell'Economia. E da qui arriva la maggior parte della ricchezza della Cpl Concordia, la cooperativa «rossa» modenese finita nell'inchiesta per tangenti portata avanti dalla procura di Napoli. Proprio al ministero del Tesoro ballano cifre che fanno letteralmente impallidire quelle ricollegate agli appalti isolani oggetto di verifica da parte dei pm partenopei. Per avere una dimensione più precisa della vera riserva di caccia della Cpl Concordia, uno dei giganti della Legacoop, può essere utile fare un «viaggio» nella serie storica degli appalti assegnati dalla Consip, la società controllata dal ministero dell'Economia che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi per la Pubblica amministrazione.

Ebbene, l'affare più recente risale al 4 dicembre del 2014, con Pier Carlo Padoan sulla tolda di comando del ministero di via XX Settembre. In quella data la Consip aggiudica due maxilotti (numeri 7 e 9) di un appalto per la manutenzione degli impianti energetici degli uffici pubblici nel Lazio e in Campania. Il valore massimo che i due lotti messi insieme possono toccare è di 126,5 milioni di euro. Davvero niente male. E chi se li aggiudica? Un raggruppamento temporaneo di imprese con due cooperative aderenti a Legacoop, la Ccc-Consorzio cooperative costruzioni di Bologna e proprio la Cpl Concordia. Per carità, l'appalto prevede servizi complessi: gestione, conduzione e manutenzione degli impianti termici delle Pubbliche amministrazioni, a cui è possibile aggiungere la gestione, conduzione e manutenzione degli impianti di climatizzazione.

Ma è chiaro che il valore stimato di 126,5 milioni di euro, riconnesso ai due lotti incassati dalla Cpl Concordia, è già di per sé pari a quasi tutto il valore degli appalti che erano in ballo a Ischia per la metanizzazione dell'isola. Ma gli affari della Cpl Concordia con il Tesoro non si fermano qui e non si limitano alla stagione di Pier Carlo Padoan, molto vicino alla dalemiana fondazione Italianieuropei, evocata dalle carte dell'inchiesta partenopea in riferimento ad alcuni finanziamenti che avrebbe ottenuto dalla cooperativa rossa. Si dà infatti il caso che il 19 gennaio del 2012, con Mario Monti premier e contemporaneamente ministro dell'economia, sempre la Consip abbia aggiudicato a un raggruppamento con dentro la Cpl Concordia un lotto di un appalto per il cosiddetto facility management , in pratica manutenzione, pulizia, facchinaggio e reception per immobili pubblici adibiti a uso ufficio. Valore massimo del lotto: 91 milioni di euro. La zone geografiche di riferimento erano Emilia Romagna e Liguria, dove tradizionalmente le coop rosse sono molto forti. E infatti nel raggruppamento che ha messo le mani sulla commessa, oltre a Cpl Concordia, c'era ancora il Ccc-Consorzio cooperativo costruzioni. E c'era pure la Coopservice, altro big aderente alla Legacoop, la lega della cooperative rosse oggi guidata da Mauro Lusetti. In più, sempre nel gruppo, spuntava anche una società a responsabilità limitata, la Cristoforetti Servizi Energia, che però è controllata sempre dalla Cpl Concordia. Del resto la coop modenese ha partecipazioni in decine di società, come una vera e propria holding. Di sicuro, se si considera che la Cpl nell'ultimo anno ha fatturato 460 milioni di euro, l'incidenza delle commesse incassate dal ministero dell'Economia non è di poco conto.

Anzi, sembra essere proprio questo il vero Tesoro di appalti.

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