Cronache

Il tetro ritorno in tv di Wanna Marchi

Cento ore di diretta con la figlia Stefania. Che mette malinconia

Il tetro ritorno in tv di Wanna Marchi

Sembra la reclame del morphing: delle facce, degli anni, della tv commerciale. La ricomparsa sul piccolo schermo di Wanna Marchi e della sua figliola Stefania Nobile, ci ha fatto prendere un rinculo nel tempo che nemmeno un fucile da tiro. Quattordici anni indietro con un tasto del telecomando. Quello per sintonizzarsi su Go Tv (ma visibile in streaming dal sito internet dell'emittente e al canale 163 del digitale terreste) dove le due donne si sono lanciate in una maratona di diretta di cento-ore-cento (andranno avanti fino a domani e sono lì da mercoledì). La misura non è mai stata la loro cifra. Un inspiegabile show imbottito di ospiti vip e di gente comune. Le due ambasciatrici delle alghe sprofondate in un divano di raso viola a parlare di tutto e assolutamente di niente. Lo stesso timbro di voce, solo un po' più appannato, le stesse tinte fluorescenti sui capelli, molto leopardo, molti strass e, sullo sfondo, una colonna sonora altrettanto nostalgica. Due donne sul divano. Con l'unico scopo di resistere. Cento ore senza schiodarsi dalle telecamere e senza dormire.

Nel frattempo telefonate a parenti, amici, fan, e qualche dissertazione sociologica su quanto restare chiuse in uno studio tv, col mondo fuori, le rimandi alla triste condizione di recluse nel carcere di San Vittore. Dove finirono per una storiaccia di poveri cristi truffati attraverso sali miracolosi e numeri del Lotto, assieme, tra gli altri, al Mago do Nascimento che, invece, si diede alla macchia. In cento ore c'è anche tempo per la lettura del memoriale sulla loro vicenda giudiziaria. E il raso del divano da boudoir si macchia di un palpabile senso di ingiustizia. Un indignato racconto di due innocenti malcapitate e trafitte da una giustizia cieca.

Piedi nudi e occhiali da sole, l'ex regina delle televendite oggi ha 79 anni, ma non c'è nulla in lei che ne abbia contezza. A parte l'involontario sfinimento e gli occhi, che sono pozzanghere spente. Minuscole e inghiottite dai cuscini trapuntati, Wanda e Stefania sembrano due ricoverate lì: in diretta tv. Che in ogni caso resta il loro elemento naturale. Anche se il tempo le ha lasciate indietro.

La voce inizia a prendere la rincorsa, poi il galoppo e finisce per imbizzarrirsi sul tono del proverbiale «D'accordo!». Insomma a modo loro sono tornate. Gossip, cronaca, rivendicazioni e ricordi. Si sono rimesse dove le avevano tolte, anche senza creme dimagranti e intrugli vegetali. Non si capisce bene dove vogliano andare a parare con questa vaporosa follia creativa.

Ma c'è da temere che sia solo l'inizio.

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