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L'ipotesi per salvare le chiese: un ticket per visitarle

I biglietti, da far pagare ai turisti, permetterebbero di ottenere risorse da utilizzare per gli interventi di manutenzione ordinaria

L'ipotesi per salvare le chiese: un ticket per visitarle

Le chiese potrebbero essere visitate a pagamento. Si tratta di un’ipotesi che potrebbe diventare realtà, ovviamente per i turisti. Il biglietto è definito una misura necessaria da Angelo Carbone, prefetto del Fec, il Fondo edifici di culto, un ente che fa capo al ministero dell’Interno. E permetterebbe di ottenere risorse da utilizzare per gli interventi di manutenzione ordinaria.

Come riporta Il Messaggero, le chiese sono in difficoltà perché mancano i mezzi economici per sostenerle. Lo stesso Carbone spiega che occorrono oltre 70 milioni di euro, soldi non a disposizione del Fondo. Il prefetto del Fec sottolinea che è stato fatto un monitoraggio con la Soprintendenza e in questo modo si è arrivati a conoscere la cifra mancante. Inoltre, il Viminale sta cercando risorse per iniziare il piano di interventi. Carbone ribadisce quindi l’importanza di introdurre i biglietti e precisa che al Pantheon lo metterebbe subito. A questo proposito, negli ultimi anni si è molto discusso se introdurre il ticket al Pantheon. Il progetto del 2018 era stato realizzato dal ministero dei Beni culturali e dal Vicariato e prevedeva l’introduzione di un biglietto simbolico di 2 euro. L’iniziativa venne però bloccata dal successore al Collegio Romano.

L’ipotesi delle chiese a pagamento deve essere concordata con il Vicariato, che intende mantenere un senso di ospitalità dentro ai luoghi di culto, in particolare nella Capitale. Il prefetto del Fec capisce la posizione del Vicariato ma sottolinea che dove ci fosse la possibilità di inserire un biglietto, si riuscirebbe a preservare i monumenti. Insomma, secondo Carbone il ticket garantirebbe la custodia delle opere d’arte e delle stesse chiese perché molte basiliche avrebbero la necessità di una manutenzione straordinaria. E infatti il Fec ha creato una commissione permanente insieme alla Soprintendenza speciale di Roma. L’obiettivo è quello di monitorare lo stato delle chiese e predisporre gli interventi fondamentali.

Carbone fa l’esempio delle criticità di Santa Maria della Vittoria a Roma. La chiesa ospita l'Estasi di Santa Teresa d’Avila, un capolavoro di Bernini. Il prefetto del Fec spiega che gli enormi afflussi di turisti stanno distruggendo la basilica perchè le persone si appoggiano alla balaustra in marmo della Cappella Cornaro che si trova di fronte all’opera. In questo modo la balaustra sta venendo giù.

Inoltre, manca il personale addetto alla custodia, una problematica che riguarda tante altre chiese.

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