Politica estera

Timmermans lascia l'Ue: 10 anni da anti-italiano (con la crociata "green")

Il vicepresidente della Commissione europea correrà in Olanda. Salvini: "Non ci mancherà"

Timmermans lascia l'Ue: 10 anni da anti-italiano (con la crociata "green")

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Non sempre da Bruxelles arrivano cattive notizie, ieri il vice commissario europeo Frans Timmermans ha infatti annunciato che si candiderà alle elezioni nei Paesi Bassi di novembre. Ciò significa che, se la candidatura dovesse essere confermata, il politico olandese dovrebbe sospendere la sua attività di Commissario europeo. Timmermans dovrebbe guidare la coalizione tra Partito laburista (PvdA) e Sinistra verde (GroenLinks) anche se, come ha spiegato il suo portavoce, al momento la candidatura «rimane ipotetica in quanto è soggetta a un processo interno al partito» e «in attesa della conclusione di questo processo, non vi sarà alcun riflesso sulla sua disponibilità come membro della Commissione e continuerà il suo lavoro come vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo».

In realtà, secondo il codice di condotta interno della Commissione europea, come spiega un alto portavoce Ue, un commissario «può candidarsi alle elezioni» nazionali, ma «dovrebbe prendere un congedo di assenza» dal proprio ruolo. Pertanto, «in linea di massima, rimarrebbe formalmente commissario ma non sarebbe temporaneamente disponibile per la sua attività». Timmermans è il principale fautore del Green Deal europeo, è l'artefice delle politiche ambientaliste ideologiche dell'Unione europea come la direttiva sulla casa green o lo stop al motore diesel e benzina nel 2035. Proprio pochi giorni fa, in occasione del voto sulla legge sul ripristino della natura, aveva attaccato duramente il Ppe colpevole di aver votato contro la legge insieme ai partiti del centrodestra europeo. L'assunto alla base delle sue critiche era tanto assurdo quanto sintomatico di una certa visione politica: se non sei d'accordo con le ecofollie europee, allora diventi «contro l'ambiente». Non si sono fatte attendere alla notizia le reazioni della politica italiana a partire dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: «Non ci mancherà. Quanti danni ha fatto questo signore, contiamo che gli elettori olandesi lo trattino come merita». Esulta anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: «Qualunque sia la scelta degli elettori, la candidatura di Timmermans alle elezioni nei Paesi Bassi è comunque una bella notizia per l'Europa, perché il commissario dovrà prendersi un congedo, speriamo lungo, come prescrive il codice di comportamento. Peraltro, le sue esternazioni erano già da tempo più consone a un candidato politico, che a un commissario europeo». Esprime parole di soddisfazione anche il capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo Fulvio Martusciello «è evidente, ormai, che le politiche pseudo ambientaliste portate avanti da Timmermans, siano funzionali alla sua campagna elettorale».

Senza dubbio nella sua scelta di scendere in campo in Olanda c'è anche una considerazione di carattere politico: se alle elezioni europee del 2024 dovesse crearsi una maggioranza alternativa a quella attuale escludendo perciò i socialisti, Timmermans perderebbe il suo ruolo di commissario. Meglio perciò anticipare la sua uscita di scena candidandosi nel suo paese. Il rischio però è che Timmermans esca dalla porta per rientrare dalla finestra.

Secondo gli ultimi sondaggi l'asse rosso-verde dovrebbe arrivare a 28 scranni nel Parlamento olandese e, diventando primo ministro, entrerebbe a far parte del Consiglio europeo che riunisce i capi di stato dei paesi dell'Ue continuando così a promuovere la sua agenda green.

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