Cronache

Tomba del Nobel Montale, sfratto evitato

La concessione scaduta da 8 anni. Ma dopo la denuncia si muove la nipote

Firenze - Numero 24, colonna 110, sezione B. Nella loro fredda nomenclatura, le coordinate del loculo del cimitero di San Felice a Ema, alle porte di Firenze, non rendono giustizia alle spoglie mortali che ospitano da quasi quarant'anni. Eppure dietro quei numeri si celano i resti di Eugenio Montale, l'autore di Ossi di seppia scomparso nel 1981 e sepolto nel camposanto fiorentino insieme alla moglie Drusilla Tanzi. Quei resti hanno rischiato di finire in un ossario comune, dal momento che la concessione del loculo è scaduta da otto anni e il Comune di Firenze sta procedendo a una risistemazione del settore. Senza la dovuta attenzione da parte degli impiegati comunali e se il sito Nove da Firenze non avesse sollevato il caso, proprio alla vigilia di quel 12 ottobre che segna la nascita del poeta premio Nobel magari le ossa conservate in quel loculo, abbastanza anonimo e meno visitato di quello di altri illustri personaggi come Oriana Fallaci o Franco Zeffirelli, sarebbero finite nell'oblio.

Il motivo è che, nonostante la concessione fosse scaduta nel 2011, nessuno finora si era mosso per rinnovarla e la normativa parla chiaro: in mancanza di rinnovo da parte degli eredi o di aventi diritto, il Comune provvede a liberare il loculo da feretri, cassette o urne per collocarle in un ossario comune. Visti gli anni di silenzio e considerato che il loculo riportava gli stessi segnetti in nero degli altri loculi destinati all'oblio così come constatato dal direttore di Nove da Firenze, Nicola Novelli era legittimo immaginare che i resti mortali di Montale, sepolto a Firenze dopo i funerali nel Duomo di Milano, corressero un rischio di sfratto più che concreto. Ma la pubblicità del caso sembra aver smosso la situazione ed evitato l'onta dell'ossario comune al poeta genovese. Ieri un gruppo di persone si è recata davanti alla tomba di Montale in segno di vicinanza da parte della città, mentre Palazzo Vecchio ha promesso che non avverrà alcuno spostamento almeno fino al 2051: «Le spoglie di Eugenio Montale resteranno nel cimitero di San Felice a Ema ha spiegato Andrea Vannucci, assessore al Welfare con delega ai servizi cimiteriali e siamo onorati che il Premio Nobel per la letteratura nel 1975 riposi nella nostra città. Siamo impegnati in un'importante operazione di controllo delle scadenze delle vecchie concessioni cimiteriali, che riguarda tutti i campisanti di proprietà del Comune. Al cimitero di San Felice a Ema siamo arrivati a controllare le concessioni delle persone morte nel 1978, tre anni prima dalla morte di Montale. Quando arriveremo al 1981 - conclude Vannucci - contatteremo Bianca Montale, nipote ed erede universale del poeta. In ogni caso ci saremmo adoperati con il sindaco Nardella e la giunta per trovare una soluzione». A sera Bianca Montale fa sapere che rinnoverà la concessione fino al 2051.

Dal canto suo, il sindaco di Monterosso al Mare (La Spezia), dove i Montale avevano una casa di famiglia si era offerto di accogliere le spoglie del poeta: «Ho avuto conferma da Bianca Montale conferma Emanuele Moggia - che la concessione del loculo sarà prolungata per un periodo di 70 anni a partire dalla morte del poeta. Ma se ci fossero problemi, o se la famiglia lo desidererà, siamo pronti ad accogliere le spoglie di Montale qui da noi».

Sul caso era intervenuta la capogruppo di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini, che si era rivolta al ministro della Cultura Dario Franceschini.

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