Politica

Toninelli "la Gronda si farà" ma è scontro Autostrade-Mit

L'ex ministro tiene ferma la posizione ma da Autostrade per l'Italia rispetto l’analisi costi-benefici pubblicata sul sito del Mit sarebbe caratterizzata da "errori macroscopici"

Toninelli "la Gronda si farà" ma è scontro Autostrade-Mit

Anche in piena crisi di Governo continua lo scontro, oramai in corso da alcuni mesi, tra Danilo Toninelli, ministro pentastellato delle Infrastrutture e dei trasporti con Autostrade per l'Italia. Stavolta il casus belli è la "Gronda", opera infrastrutturale inserita nel progetto di costruzione di una nuova autostrada a nord di Genova.

Il progetto originale necessiterebbe di alcune modifiche ma, in questo caso, l'esponente del M5S è deciso nel procedere con la realizzazione salvo modifiche essenziali e in una nota ha dichiarato "la Gronda si farà e grazie al lavoro istruttorio del Mit sarà realizzata nei termini in cui è davvero utile a Genova e a tutti i cittadini italiani".

Immediate, però, le reazioni della concessionaria della rete autostradale che ha dichiarato in un comunicato: "l’analisi costi-benefici della Gronda pubblicata sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è caratterizzata da errori macroscopici, soluzioni tecniche irrealizzabili, valutazioni dei dati del tutto arbitrarie. Nonostante tale uso assolutamente non corretto dei parametri, su cui Autostrade per l’Italia si riserva azioni legali a propria tutela, l’esito dell’analisi costi-benefici è positivo, confermando la netta prevalenza dei benefici sui costi dell’opera". Per Autostrade per l'Italia, quindi, la modifica del progetto "avrebbe come unico effetto quello di ritardare ulteriormente la realizzazione dell’opera, fortemente voluta dalla comunità genovese, dalle istituzioni locali e dall’intero mondo produttivo".

Contro risposta di Toninelli: "inaccettabili le dichiarazioni di Aspi (...) da una parte c'è lo Stato concedente e dall'altra un concessionario privato che gestisce pro tempore un asset pubblico. Già solo questo dovrebbe suggerire atteggiamenti ben diversi", precisando che "circa la presunta non fattibilità delle alternative considerate ci si limita a ricordare come la più impegnativa, il bypass di Multedo, è un'opera inserita nel Piano Urbanistico Comunale di Genova (...) quanto, infine, alla accusa di arbitrarietà della valutazione dei dati, questa è semplicemente resa impossibile dalla struttura comparata dell'analisi, che pone sullo stesso piano di valutazione tutte le alternative esaminate".

Nel dibattito si inserisce anche la Lega con il responsabile Infrastrutture, Edoardo Rixi, che ha dichiarato:“la Gronda è un'opera indispensabile non solo per Genova e la Liguria, ma per il Paese. Non accettiamo che ci siano più manipolazioni finalizzate a procrastinare l'avvio dei lavori (...) c'è un progetto esecutivo pronto, gli espropri effettuati e l'opera ha già la copertura finanziaria, assicurata da anni di pedaggi che i liguri e italiani hanno pagato", ricorda il dirigente del Carroccio che ricordando che, riguardo all'analisi costi benefici, commissionata dallo stesso Toninelli "i risultati avevamo chiesto fossero pubblicati mesi fa, ci ha dato ancora una volta ragione: il valore economico dell'opera è assolutamente positivo (...) quindi basta rimpalli: non si pensi di andare alle calende greche con immaginarie varianti che snaturerebbero la finalità dell'opera, indispensabile per decongestionare il nodo autostradale genovese".

Anche nei confronti dei forse ex compagni di Governo, pronta la replica di Toninelli che dichiara "la Lega taccia e badi a recriminare contro se stessa, perché mandando all'aria il Governo del cambiamento, ha fatto harakiri e si è messa da sola fuori dai giochi.

Ora sarà il M5S a condurre avanti da solo le tante riforme e gli interventi che servono a beneficio di tutto il Paese".

Commenti