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Toti: "Il 6 luglio un'assemblea per riunire centrodestra"

Il governatore della Liguria pronto ad andare oltre Forza Italia e costruirsi il suo movimento: "Si devono rompere gli indugi, superare gli schemi per entrare nella terza repubblica da protagonisti"

Toti: "Il 6 luglio un'assemblea per riunire centrodestra"

"Io non vorrei lanciare un movimento, ma stiamo pensando a una assemblea, il 6 luglio in un teatro a Roma, per trovarci tutti insieme". A Mezz'ora in più Giovanni Toti lancia la sua iniziativa per rilanciare il centrodestra.

"Si devono rompere gli indugi, superare gli schemi per entrare nella terza repubblica da protagonisti", ha detto il governatore ligure che da tempo critico nei confronti del partito di cui fa parte, "Oggi il centrodestra nel suo complesso sta bene, per il 34% di Salvini e lo striminzito 8% di Berlusconi, ma le proporzioni non sono le stesse. Non cerco di fare l'ennesima scissione, vorrei vedere tutta Forza Italia, le associazioni, i sindaci civici, ognuno a dire la sua con una liturgia diversa da quelle delle stanze chiuse e degli uffici di presidenza. Dobbiamo costruire un centrodestra con un'anima leghista ma anche moderata, riformista, popolare, cattolica, socialista riformista. Noi dobbiamo lanciare e una questione morale nel centrodestra. Troppi che hanno tirato a campare, vedendo assottigliare il voto non hanno fatto niente. Hanno paura delle primarie ma in realtà le primarie ci sono già state e molti dirigenti sono stati rottamati dal voto degli italiani".

"Lo spazio politico c'è, sui contenuti e sulle cose concrete e utili", ha quindi detto Roberto Maroni, ospite della stessa trasmissione, "Se Toti mi invita ci andrò volentieri, ci sarò". E pure Osvaldo Napoli raccoglie l'invito: "Manca più di un mese", dice l'esponente di Forza Italia, "Non ho problemi a dire che andrò a quell'incontro senz'altro fine che ascoltare e capire. Magari sentire parole nuove e diverse, forse meno consolatorie e indulgenti di quelle fin qui ascoltate. Andrò all'assemblea del 6 luglio sulla base del presupposto che essa non è stata convocata contro qualcuno o qualcosa, nè contro Berlusconi nè contro Forza Italia, ma al solo scopo di stimolare e di porre con una discussione pubblica questioni altrimenti lasciate irrisolte o affidate ai retroscena di qualche giornale.

Discutere pubblicamente il futuro del movimento che è stato la spina dorsale della politica italiana per un quarto di secolo è una manifestazione di affetto per il movimento e il suo fondatore".

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