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Toti: "Stare uniti è necessità assoluta"

"Per vincere dobbiamo stare insieme e l’Italicum, se non cambierà la legge, ad oggi ci porta addirittura, se vogliamo essere competitivi, a dover pensare ad una lista unica del centrodestra per il 2018"

Toti: "Stare uniti è necessità assoluta"

"Per vincere dobbiamo stare insieme e l’Italicum, se non cambierà la legge, ad oggi ci porta addirittura, se vogliamo essere competitivi, a dover pensare ad una lista unica del centrodestra per il 2018. È bene che tutti se ne facciano una ragione e remino nella stessa direzione". Lo dice Giovanni Toti, governatore della Liguria e consigliere politico di Berlusconi. E ancora: "Non sono appassionato di misurazioni con il goniometro, di quanto ci siamo spostati in gradi verso destra o sinistra. Dico alcune cose semplici: se non fossimo stati tutti insieme non governeremmo questa regione, non governeremmo la Lombardia e neppure il Veneto. Spero che saremo tutti insieme per governare Torino, Milano, Roma, Napoli, Genova quando si voterà. La necessità di stare uniti è una necessità assoluta e i nostri elettori lo hanno compreso prima delle classi dirigenti".

Infine Toti ribadisce il tema dell'unità: "Io credo - ha aggiunto Toti - che ci siano meno differenze tra elettori di Forza Italia, della Lega, di Fratelli d’Italia e di quel centro che si riferisce a noi che non tra le classi dirigenti spesso arrovellate in sofismi e teoremi che gli elettori ormai capiscono poco. Detto questo, Forza Italia ha una sua identità, la Lega ha la sua identità come è giusto che sia, Fratelli d’italia ha una propria identità ma quello che ci divide - ha sottolineato - è molto meno di quello che divide le correnti del Pd. Per vincere dobbiamo stare insieme e l’Italicum, se non cambierà la legge, ad oggi ci porta addirittura, se vogliamo essere competitivi, a dover pensare ad una lista unica del centro destra per il 2018. È bene che tutti se ne facciano una ragione e - ha concluso - remino nella stessa direzione". E sulla situazione del centrodestra ha detto la sua anche Renato Brunetta: "Quella di Berlusconi schiacciato da Salvini è una barzelletta che occorrerebbe chiudere in soffitta. Sono gli elettori a decidere il baricentro della linea politica del centrodestra"."Programmi, contenuti, regole: noi stiamo definendo il metodo per l'indicazione dei nostri candidati in tutte le grandi città dove si voterà, e anche in quelle medie e in quelle piccole. Il centrodestra unito vince anche facendo ricorso a personalità locali, civiche, delle professioni, che possono aggiungersi, come quarto petalo, ai tre petali già esistenti che sono Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Con il quadrifoglio si vince, mettendo insieme la migliore tradizione dei partiti del centrodestra e le migliori esperienze vincenti del civismo locale.

Basti pensare a quello che è successo a Venezia con Brugnaro, quello che è successo in Liguria con Toti, e quello che potrebbe succedere a Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli", ha sottolineato Brunetta.

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