Politica

Travolse e uccise una donna: chiesto il processo per Bravi

Il cantante di X Factor sarà davanti al Gup a dicembre Il suo legale: «Michele non è responsabile dello scontro»

Tiziana Paolocci

Il successo improvviso, dirompente, a solo diciannove anni. Poi la tragedia, che otto mesi fa lo ha travolto in pieno.

La Procura di Milano ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per il cantante Michele Bravi, che il 22 novembre scorso a Milano investì e uccise Rosanna Colia, «Ida» per gli amici, single di cinquantotto anni, che amava la Sardegna, la moto, David Bowie e il rock.

L'artista, che ha vinto X Factor nel 2013 e nel 2018 ha partecipato a Sanremo, comparirà il 5 dicembre per l'udienza preliminare davanti al gup Luigi Gargiulo. «Abbiamo fissato per il 20 di luglio un incontro con Michele Bravi e i nostri consulenti per cercare di determinare l'esatta dinamica del sinistro», ha spiegato l'avvocato difensore del cantante, Manuel Gabrielli. «Sono convinto di poter dimostrare la non responsabilità del mio assistito nell'incidente - ha proseguito -. In ogni caso sarà lui a valutare i prossimi passi da compiere».

Bravi era alla guida di un'auto di una società di car sharing quando, da quanto è emerso dagli accertamenti della polizia locale, avrebbe fatto inversione a U in via Chinotto in un punto in cui la manovra non era consentita. Forse anche a causa della pioggia, il cantante non avrebbe visto l'arrivo di una moto Kawaski di grossa cilindrata verde, guidata dalla Colia, e la donna non avrebbe fatto in tempo a frenare, schiantandosi contro la portiera della macchina.

Trasportata d'urgenza all'ospedale San Carlo, la cinquantottenne era morta poco dopo l'arrivo in pronto soccorso. Diversa, invece, la versione di Bravi, affidata ai suoi difensori. Per i legali il cantante non avrebbe effettuato una manovra scorretta, ma stava semplicemente svoltando a sinistra per accedere a un passo carraio vicino all'indirizzo in cui si sarebbe dovuto recare.

Adesso spetterà al gup Luigi Gargiulo stabilire se l'artista sia stato imprudente o meno alla guida e di conseguenza debba affrontare o no il processo. Non era risultato positivo ai test su alcol e droga, ma rischierebbe comunque dai due ai sette anni di carcere per omicidio stradale.

Appena successo Bravi si era detto «profondamente addolorato» e aveva immediatamente cancellato tutte le date successive dei suoi concerti e gli impegni pubblici. I suo avvocati avevano aggiunto che «si sta parlando di una tragedia che ha colpito la vittima e la sua famiglia come Michele».

Ma i parenti della vittima, in particolare il fratello Enzo, hanno criticato il fatto che, per quanto si dicesse «dilaniato dal dolore», il cantante non abbia mai trovato cinque minuti per fare una telefonata a chi amava Rosanna dimostrando il suo dolore e il dispiacere per qunto accaduto.

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