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Tremila profughi in arrivo in Costiera amalfitana

Prefettura già attiva nella ricerca di hotel e appartamenti. E la stagione turistica è alle porte

Tremila profughi in arrivo in Costiera amalfitana

Roma - Sarà a dir poco dura per Matteo Salvini, ora neo ministro dell'Interno, smantellare nei fatti l'impianto delle politiche pro migranti che hanno albergato e messo radici da sette anni a questa parte nella nostra penisola. Accordi internazionali, comunitari e intermediterranei a parte, avrà anche a che fare con i piani di accoglienza pluriennali già redatti dai prefetti e dai funzionari territoriali. Non sarà una passeggiata da campagna elettorale mettere il punto ad affidamenti già avviati e accordi quadro in via di definizione.

Già, è arrivata l'ora di mettersi al lavoro per il nuovo inquilino del Viminale: mappare le diverse tipologie dei centri di accoglienza, districarsi nel ginepraio degli acronimi che li contraddistinguono, convalidare le clausole di salvaguardia dei piccoli comuni tanto quanto quelle dei capoluoghi. Un lavoro minuzioso che si potrebbe inceppare dinanzi a eventi in continua evoluzione. Proprio in questi giorni, per dirne una, la prefettura di Salerno ha avviato la ricerca di «hotel, ville e appartamenti relativamente alle prescrizioni della vigente legislazione» - così riporta testualmente la nota - dove accogliere 3mila cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale. Difficili da allontanare costoro visto che arrivano con tanto di permesso di soggiorno. Infatti se fino a qualche mese fa nei bandi delle prefetture era semplicemente presente la dizione cittadino straniero o finanche migrante a oggi, il lessico ha subito un'evoluzione non da poco: sono tutti richiedenti asilo.

Sarà un'invasione tutt'altro che silenziosa nel cuore della costiera amalfitana in questa estate che, malgrado sia appena alle porte ha già raccolto anche una buona percentuale di prenotazioni di turisti italiani ed esteri. Eppure i migranti devono essere sistemati. Non certo nella piana del Cilento dove le realtà comunali che accolgono sono diverse contando la presenza, sancita dal Viminale, di 2.506 immigrati sistemati nei cosiddetti alloggi ordinari. Altrettanti 1.500 sono inseriti invece nei progetti Sprar (Servizi per richiedenti asilo e rifugiati) in un'altra dozzina di comuni. Non resta che la costiera quindi per ospitare i nuovi arrivati. Chissà che qualcuno non venga portato anche a Cicerale, un paesino di 1.200 anime e ben curato dove, lo scorso anno, la popolazione in massa si oppose alla venuta di 400 immigrati che erano sbarcati al porto di Salerno nella notte. Si vedrà nei prossimi giorni ma certo è che gli hotel e le ville sono presenti in prossimità della costa. Una volta sistemati i 3.000 ospiti la commissione territoriale dovrà procedere a convalidare identità, paese di origine e non ultimo a verificare i motivi per la protezione internazionale. Vale a dire che il Viminale ha già messo le mani avanti: dovranno essere processate tutte le richieste. Solo alla fine arriverà la decisione su aventi diritto o meno all'asilo. Senza dimenticare che poi l'immigrato avrà comunque titolo a fare appello usufruendo anche del gratuito patrocinio legale. Un iter insomma lungo, costoso e complicato.

Ma tant'è.

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