Politica

Trenta blindata alla Difesa dai servizi E Morelli insidia Toninelli ai Trasporti

Alla Salute Coletto o Saltamartini fanno tremare la Grillo

Chiara Giannini

C'è aria di rimpasto nel governo, dopo l'avanzata della Lega alle Europee e il drastico crollo del Movimento 5 Stelle, anche se il vicepremier Matteo Salvini per giorni ha fatto capire di non essere interessato alle poltrone. In realtà, l'ultimo vertice a Palazzo Chigi avrebbe aperto nuove possibilità. Il Carroccio avrebbe fatto capire di voler aumentare il suo peso all'interno dell'esecutivo. Le prime teste a saltare sarebbero quelle del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, per cui si fa il nome del leghista Alessandro Morelli, attuale presidente della commissione Trasporti alla Camera e del ministro della Salute, Giulia Grillo, al cui posto andrebbero Luca Coletto, veronese molto vicino al governatore Luca Zaia o Barbara Saltamartini, attuale commissario della Lega in Umbria.

I pentastellati avrebbero invece blindato il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta e quello all'Ambiente, Sergio Costa. Una scelta dettata dal fatto che la titolare del dicastero di via XX Settembre è espressione di quei servizi che stanno dietro alla Link Campus, Università in cui insegnava prima di assumere il suo incarico. Alla Lega, però, la scelta non andrebbe giù, visti i danni che la Trenta sta facendo al comparto. Nei mesi si sono susseguiti sbagli grossolani e gaffes che hanno messo la Forze armate in grande difficoltà. A partire dalle dichiarazioni sul possibile ritiro del contingente italiano dall'Afghanistan, poi smentite dalla Nato, fino all'istruttoria aperta a carico del generale Paolo Riccò, suggerita dagli uomini più vicini al ministro e ancora ai balletti in stile vacanze crociera che hanno messo in imbarazzo i militari. La Trenta, peraltro, sta tralasciando argomenti importanti per il comparto, non tenendo conto della mancanza evidente di fondi alle singole Forze armate, argomento che starebbe andando di traverso anche ai vari Capi di Stato Maggiore. Un dissenso silenzioso, ma che si percepisce netto nei palazzi della Difesa.

Da parte dei leghisti ci sarebbe comunque un pressing. Il nome che si fa per un'eventuale sostituzione della Trenta è quello dell'attuale sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi, uomo ritenuto molto vicino alle Forze armate vista la sua figura istituzionale e i temi a lui cari, quali il Sistema Paese, la Nato, l'euroatlantismo e la Libia.

I 5 stelle sono in aria di rimpasto anche per i sottosegretari. È in corso la graticola ovvero una serie di incontri di valutazione dei sottosegretari da parte dei parlamentari. I primi a essere ascoltati sono quelli al ministero per i Rapporti con il Parlamento, Simone Valente e Vincenzo Santangelo e quello all'Interno con delega all'Antimafia, Luigi Gaetti.

Si dice che la prima testa a saltare potrebbe essere quella del sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, a causa dei suoi recenti scontri col ministro. La Lega punterebbe anche al ministero agli Affari Europei, per cui si fa il nome di Giancarlo Giorgetti, ma la nomina si intreccerebbe con la scelta del commissario Ue, per cui anche il Quirinale vedrebbe bene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Anche se si fanno altri tre nomi: il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Guido Guidesi, il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, ritenuto persona affidabile e seria e Guido Crosetto, scelta dettata dal legame della Lega con FdI.

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