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Trump batte ogni record: contestato tutto il governo

Confermata la scelta di Tillerson agli Esteri, ma il numero uno di Exxon è solo il più osteggiato

Trump batte ogni record: contestato tutto il governo

New York - Petroliere e amico del presidente russo Vladimir Putin: Rex Tillerson, il prescelto per guidare la diplomazia americana, è la nomina forse più controversa della già discussa squadra di governo di Donald Trump. Nonostante le critiche il presidente in pectore nomina il Ceo di Exxon Mobile come nuovo segretario di Stato, aprendo il campo a una durissima battaglia in Congresso. Pur non avendo trascorsi in politica Tillerson ha una vasta competenza sui dossier internazionali più importanti, ma a far discutere sono i suoi legami con il leader del Cremlino e la sua ferma opposizione alle sanzioni contro Mosca: per questo un gruppo di repubblicani, guidati dal senatore John McCain e dall'ex candidato alle primarie Marco Rubio, promettono che cercheranno di bloccarne l'investitura.

Quella di Tillerson, tuttavia, non è certo l'unica nomina controversa di Trump: a partire dal neo prescelto segretario per l'energia Rick Perry, che da candidato alla Casa Bianca nel 2012 aveva proposto la «rottamazione» dello stesso Dipartimento. La nomina di Scott Pruitt all'Epa (Enviromental Protection Agency), l'agenzia che protegge l'ambiente, ha invece mandato su tutte le furie gli ecologisti, visto che il procuratore generale dell'Oklahoma è un amico dei petrolieri, convinto anti-ambientalista e scettico del cambiamento climatico. Poi c'è Andy Puzder, prossimo segretario al lavoro e chief executive della holding che controlla la catena di fast food «Carl's Jr. and Hardee's burger», contrario all'aumento del minimo salariale federale oltre i nove dollari l'ora. Mentre la miliardaria Betsy DeVos, nominata all'Istruzione, è criticata poiché contraria al sistema delle scuole pubbliche.

Controversa anche la nomina di Steven Mnuchin, l'ex Goldman Sachs che ha speculato sulla crisi, come segretario al Tesoro. Il segretario al Commercio, invece, sarà il miliardario Wilbur Ross, considerato il «re della bancarotta» per la sua attività di rilevare aziende in crisi ma con grandi potenzialità sul fronte dei margini di profitto. Estremamente contestata è stata anche la scelta di Steve Bannon come capo stratega: ex Goldman Sachs e per quattro anni alla guida del sito di orientamento ultraconservatore Breitbart News, è associato alla destra radicale suprematista. Poi c'è la schiera dei generali: Michael Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale, James Mattis, detto «Mad Dog», cane pazzo, come segretario alla Difesa, John Kelly alla sicurezza interna. Dell'amministrazione Trump fanno parte anche il senatore dell'Alabama Jeff Sessions, ministro della Giustizia, il deputato del Kansas Mike Pompeo, scelto come direttore della Cia, l'ex presidente del partito repubblicano Reince Preibus, futuro capo di gabinetto, la governatrice della South Carolina Nikki Haley, ambasciatrice americana all'Onu.

E infine Cathy McMorris Rodgers, segretario all'Interno, Tom Price, segretario per la salute, Ben Carson, segretario all'edilizia, Elaine Chao, segretario ai trasporti e Linda McMahon, ministro per le piccole imprese.

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