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Trump-Kim, non soltanto propaganda: "La denuclearizzazione è più vicina"

L'incontro di Panmunjon potrebbe rivelarsi un vero successo per il tycoon

Trump-Kim, non soltanto propaganda: "La denuclearizzazione è più vicina"

New York - Per gli avversari di Donald Trump la mossa di invitare a sorpresa Kim Jong-un e stringergli la mano a cavallo del 38esimo parallelo è stata solo una grande operazione mediatica. In realtà per diversi osservatori l'incontro, che gli ha permesso di diventare il primo presidente americano in carica a oltrepassare il confine entrando in Corea del Nord, non è stato soltanto uno dei più audaci servizi fotografici nella storia della diplomazia Usa. Ma potrebbe invece tradursi per il tycoon in una preziosa vittoria politica, avviando un nuovo corso delle relazioni con l'ultimo bastione stalinista dopo il raffreddamento dei mesi scorsi in seguito al fallimento del vertice di Hanoi. La stretta di mano tra Trump e Kim potrebbe infatti essere propedeutica ad un terzo vertice formale tra l'inquilino della Casa Bianca e il leader di Pyongyang. «Questo potrebbe voler dire arrivare a siglare un accordo finale nel corso di un summit formale nei prossimi mesi, che forse vedrebbe la Corea del Nord fare un grande passo avanti verso la denuclearizzazione in cambio di una sorta di ammorbidimento delle sanzioni», spiega Harry J. Kazianis, senior director del Korean Studies e consigliere per la politica estera durante la campagna del 2016 dell'ex candidato alle primarie repubblicane Ted Cruz. «Il presidente - continua - ha fatto di più sulla questione coreana nell'ultimo anno e mezzo di Obama in otto anni».

Secondo il New York Times la Casa Bianca potrebbe abbandonare la richiesta di una totale denuclearizzazione della penisola e accettare un «congelamento nucleare» che impedisca al paese di produrre qualsiasi nuovo materiale in cambio del sollevamento di alcune sanzioni. L'amministrazione Usa, invece, per ora ribadisce che l'obiettivo resta la completa denuclearizzazione, e il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton su Twitter dice di aver letto con «curiosità» la storia del Nyt, ma che «non ha discusso o sentito alcun desiderio di accontentarsi di un congelamento nucleare». Il nuovo corso dei rapporti con Kim, in ogni caso, è fortemente voluto da Trump anche alla luce del fatto che manca poco più di un anno al voto presidenziale. Con la campagna elettorale ormai nel vivo, il tycoon (come avvenuto per l'apertura sul commercio con la Cina di Xi Jinping al G20) vuole dimostrare ai suoi elettori che è in grado di incassare risultati sostanziali. E di superare anche ostacoli apparentemente insormontabili.

I media nordcoreani, intanto, celebrano l'incontro di Panmunjom come un «evento straordinario». Trump e Kim «hanno deciso di tenere stretti contatti in futuro», riporta la Kcna.

Mentre il Rodong Sinmun, voce del Partito dei lavoratori, pubblica le foto che immortalano «i solidi rapporti» tra i due leader.

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