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Trump: "Pena capitale ai killer. Suprematismo da eliminare"

Il presidente attacca "social, videogiochi e fake news dei media che generano l'odio". Critici i democratici

Trump: "Pena capitale ai killer. Suprematismo da eliminare"

Dopo le stragi in Texas e Ohio, in cui sono morte almeno 31 persone e oltre 50 sono rimaste ferite, Donald Trump condanna il suprematismo e il razzismo e chiede all'America di unirsi per sconfiggere l'odio. Il presidente americano parla alla nazione in diretta tv dalla Casa Bianca e non usa mezzi termini: «Il razzismo e il suprematismo sono ideologie che non devono avere posto negli Usa e devono essere sconfitte», dice: «È tempo di unirci contro l'odio, l'America vincerà la sfida». Il tycoon definisce le sparatorie come gli attacchi malvagi di due mostri, «massacri barbari che rappresentano un assalto alle nostre comunità, un attacco alla nazione e un crimine contro tutta l'umanità». E annuncia di aver ordinato al dipartimento di Giustizia di mettere a punto una legge che preveda la pena di morte per i crimini d'odio e per le stragi di massa. Una proposta che potrebbe costituire a suo parere una delle possibili «aree di collaborazione» con i democratici.

«Il killer di El Paso ha pubblicato online un manifesto consumato dall'odio razzista. Con una sola voce la nostra nazione deve condannare il razzismo, il bigottismo e la supremazia bianca» tuona Trump. «Queste ideologie sinistre devono essere sconfitte - continua - L'odio non ha posto in America. L'odio deforma la mente, devasta il cuore e divora l'anima». «A premere il grilletto - secondo l'analisi del presidente -, sono stati odio e instabilità mentale», non le armi. Ma anche «i pericoli di internet e dei social media non possono essere ignorati» poiché la rete, a suo parere, offre una strada pericolosa alle menti radicalizzate e disturbate. E bisogna dire basta anche «alla celebrazione della violenza nella nostra società. Questo include i raccapriccianti e disgustosi videogiochi che sono oramai comuni».

Prima del suo discorso, il Commander in Chief è intervenuto anche su Twitter, in questo caso puntando il dito contro i media, poiché «le fake news hanno contribuito enormemente ad alimentare una rabbia e una collera montate nel corso di molti anni». «I media hanno una grande responsabilità» sul fronte della sicurezza nel Paese e «la copertura delle notizie dovrebbe iniziare a essere imparziale, equilibrata e obiettiva, oppure questi terribili problemi peggioreranno sempre». The Donald suggerisce anche che repubblicani e democratici devono «unirsi e mettere a punto un piano per rafforzare i controlli su chi acquista armi, magari legando questa legge alla riforma dell'immigrazione, di cui c'è disperato bisogno». Aspetto, questo, di cui non ha però fatto menzione nel suo discorso.

E le parole di Trump hanno ancora una volta suscitato le critiche dei democratici. «Una zuppa di cavolate inefficaci», ha commentato il candidato alle primarie di Usa 2020 e senatore del New Jersey, Cory Booker: «Dovremmo condannare la sua mancanza di un reale piano». Mentre per la speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader della minoranza in Senato Chuck Schumer, il tycoon «resta prigioniero della lobby delle armi». I due hanno chiesto al leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell, di votare norme su maggiori controlli sulle armi.

Intanto, il direttore dell'Fbi Chris Wray ha ordinato una vasta operazione su tutto il territorio nazionale per sventare nuove minacce di stragi di massa. La preoccupazione principale è quella di atti di violenza per emulare le sparatorie di El Paso e Dayton.

E secondo fonti dell'agenzia citate dai media americani, una task force nel quartier generale del bureau a Washington supervisionerà tutte le informazioni provenienti da ogni angolo degli Usa.

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