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Tutte le leggi approvate ma ferme: penalizzati poliziotti e disabili

Per ogni misura servono norme per definire tecnica, attuazione e limiti delle leggi: ecco i provvedimenti al palo

Tutte le leggi approvate ma ferme: penalizzati poliziotti e disabili

L'Italia è il Paese delle non leggi, di norme approvate ma ferme per colpa dell'onnipresente percorso burocratico che blocca letteralmente i provvedimenti che hanno regolarmente avuto il via libera. Centinaia quelli approvati dal Parlamento che però risultano fermi da anni: tante belle parole e intenzioni che però restano solo delle misere scritte su un foglio bianco. Stando a quanto riportato dall'Ufficio per il programma di governo, sono ben 696 i decreti che ancora mancano all'appello: nello specifico 287 tra Conte e Conte bis; 135 sono risalenti al governo Renzi; 262 quelli lasciati da Gentiloni; i restanti 12 sono di eredità dell'esecutivo targato Letta. Un passo avanti indubbiamente si è fatto, considerando che a luglio 2018 gli arretrati erano 667, ma il lavoro da svolgere resta tanto: il fardello di regolamenti ancora da predisporre ha sempre un peso notevole.

Legati al palo

Dopo l'approvazione vi è un lavoro extraparlamentare che vede i decreti passare da ministeri. agenzie competenti, protocolli d'intesa, linee di indirizzo e deliberazioni Cipe. Un iter complesso e lunghissimo. Anche perché per ogni misura introdotta devono essere presenti norme che hanno il fine di definire tecnica, attuazione e limiti delle leggi per dare loro piena operatività. E in attesa di tutto ciò restano nei cassetti rischiando addirittura la scadenza dei termini entro i quali andrebbero adottati.

Come riportato dall'edizione odierna de La Verità, per meglio capire la situazione bisogna osservare alcuni dati ben precisi: considerando gli 80 provvedimenti legislativi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dal primo giugno 2018 al 4 settembre 2019, 43 sono "auto applicativi"; 37 richiedono 367 regolamenti dei quali solo 81 sono stati predisposti; 286 (di cui 114 con termine scaduto) sono in attesa di essere attuati. Come riportato dal network Openpolis, dal 2014 al 2019 le leggi di bilancio approvate sono tutte incomplete.

Torto ai cittadini

È evidente come si faccia un torto ai cittadini, i quali pensano che determinati provvedimenti siano in vigore mentre invece risultano essere immobilizzati dopo aver incassato l'ok sia dalla Camera sia dal Senato. A far clamore è soprattutto il riordino dei ruoli delle forze di polizia risalente al 2017: è ancora in attesa di 15 decreti attuativi.

Ma vi sono anche altre misure legate al palo: mancano 5 decreti per la legge sugli interventi in materia di antiriciclaggio; il reddito di inclusione e contrasto alla povertà ne attendono 4, così come la promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità; ne mancano 7 invece per il codice dell'amministrazione digitale. La lista è lunga, ma tutti i componenti hanno un denominatore comune: l'inefficienza degli esecutivi.

E intanto tutte le promesse fatte in ambito sociale, economico, pubblico, di sicurezza, infrastrutture, sanità e ambiente restano tali.

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