Politica

La tv via satellite cresce con il 4K La sfida di TivùSat

Entro luglio 2022 nuovo standard del digitale Con la piattaforma non si cambia apparecchio

Diana Alfieri

Tutti i canali Rai, Mediaset e Discovery, molte reti internazionali. In alta definizione. E in più una ampia programmazione in 4K, l'ultima generazione della risoluzione. Tutto gratuito, senza pagare abbonamenti. Questo è TivùSat, la tv satellitare nata per garantire la visione nelle zone geografiche dov'è è difficile la ricezione del segnale del digitale terrestre. La società (fondata nel 2009 da Rai, Mediaset, Telecom Italia, Associazione Tv locali e Aeranti Corallo) per offrire agli utenti un servizio sempre migliore sta aumentando l'offerta tecnologica.

«Abbiamo messo a disposizione - spiega Gilda Serafini, direttore operativo della piattaforma - la cam 4k, la smart card che consente di ricevere una programmazione importante in questo nuovo standard su cui ci stiamo muovendo già da due anni. Questo rende TivùSat una presenza unica nel panorama televisivo italiano perché garantisce un'offerta di canali gratuiti, più di 50, arricchiti dall'alta definizione e dal 4k». Insomma la differenza con Sky (oltre alla diversità dei prodotti e non essere a pagamento) è che per accedere al satellite bisogna fare solo un investimento iniziale per comprare un decoder o una Smart card, oltre ovviamente a possedere una parabola. Allo stato attuale in 4k sono visibili il canale Rai 4k, che ritrasmette i programmi della tv di Stato (tra cui grandi produzioni come L'amica geniale o Meraviglie di Alberto Angela o il grande calcio come le partite di Champions League) e altri canali internazionali tra cui Eutelsat, Nasa tv e Fashion Tv, a cui si aggiungeranno prossimamente Museum Tv e MyZen Tv. «È nostra intenzione - prosegue la Serafini - aumentare e rendere più sistematica la programmazione in 4k sia sui canali Rai sia sugli altri canali».

Un momento fondamentale per la piattaforma sarà lo switch off definitivo del digitale terrestre con il passaggio al nuovo standard di trasmissione digitale DVB-T2, che dovrà concludersi entro luglio 2022. Questo comporterà per chi non è ancora dotato di televisori di ultima generazione, la necessità di convertire i propri apparecchi. Insomma, sarà un passaggio lungo e complicato. Ma chi invece usa già il satellite non dovrà affrontare nessuna operazione o costo. Già nelle prossime settimane il Ministero per lo sviluppo economico, per agevolare la transizione, metterà disposizione un bonus di 50 euro per l'acquisto di decoder o smart card di nuova generazione. «Noi cogliamo l'occasione per invitare chi vuole collegarsi con la nostra piattaforma a usufruire della possibilità offerta dal Ministero, ricordando che comunque chi è già collegato non dovrà fare nulla. Inoltre noi abbiamo anche la funzione easy hd che consente la risintonizzazione automatica dei canali in hd sui primi tasti del telecomando».

Allo stato attuale sono tre milioni e mezzo gli utenti che usano il satellite, pari al dieci per cento delle famiglie italiane, la maggior parte nelle zone di difficile ricezione, ma non solo.

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