Politica

Il tweet sessista del senatore Pd scatena la rissa sul ko della Juve

di Tifo o non tifo, un po' impresentabile lo è anche lui: Esposito Stefano da Moncalieri (Torino), tifoso della Juventus e senatore democratico della Repubblica, nell'ordine in cui queste due cariche sembrano avere importanza per lui.

Esposito Stefano, uno che a Palazzo Madama fa parte dei Bindi-boys, i baldi componenti della commissione antimafia che qualche giorno fa ha dato le patenti di impresentabili ai candidati alle ultime regionali, sabato come milioni di italiani ha una pessima serata. Dapprima la sconfitta della sua Juve a Berlino nella finale di Champions League davanti al Barcellona. Poi la litanìa degli sfottò su quei moltiplicatori di umori malmostosi che sono i social network. Il senatore renziano non potendosela prendere con il destino cinico e baro, visto che la superiorità del Barcellona in campo è stata evidente, decide di scagliarsi contro i gufi anti juventini, che nei minuti dopo il triplice fischio finale di Çakir si sono dati alla pazza gioia. Tra di loro anche il compagno di partito Matteo Orfini, grande tifoso milanista, che lo stuzzica così: «Caro @stefanoesposito, apprezzo molto il tuo tweet su gramazio ma ora vorrei un commento su suarez... #BarcaJuve».

Schadenfreude la chiamano i tedeschi: gioia per le disgrazie altrui. Ma il senatore Esposito non doveva avere un dizionario di tedesco a portata di mano, e si lascia andare a un tweet un filino sopra le righe: «Godere per la sconfitta della Juventus - scrive - è come essere impotenti ed esultare se qualcuno fa godere la tua donna». Urca. Le femminucce si indignano. E ne fanno un caso politico ancor prima che di buon gusto. La scrittrice Silvia Ballestra citofona a Renzi: «Questa è la nuova classe dirigente con cui vuole modernizzare il Paese?». La giornalista del quotidiano torinese La Stampa Antonella Rampino va oltre: «Un tweet disgustoso. Unica replica possibile le scuse. In Usa lei sarebbe fuori dalla politica». Barbara Collevecchio twitta indignata: «Ciao @matteorenzi questo è un tuo senatore cui hai dato pure potere: @stefanoesposito alla vergogna non c'è mai fine». Frasi a cui il senatore replica fingendo fair play : «Per fortuna le donne italiane non sono tutte così. Sorridete qualche volta, non è vietato e non fa male». E anche qualche maschietto storce il naso: «E lei sarebbe un senatore? Questi sono i suoi argomenti? La sua pochezza? La sua cultura? Mah», si perplime tale Marco Visconti. E Cusvi: «Renziano e juventino, senza aiutino vinci pochino!».

Per fortuna la stagione del calcio è finita.

Per sfortuna quella della politica ancora no.

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