Cronache

È un'apocalisse di fuoco. Ucciso un terzo dei koala. La specie ora è a rischio

Ignorato l'allarme lanciato mesi fa dal governo. Il caldo torrido favorisce le fiamme

È un'apocalisse di fuoco. Ucciso un terzo dei koala. La specie ora è a rischio

L'Australia rischia di perdere uno dei suoi simboli più amati. Gli incendi delle ultime settimane hanno provocato una vera e propria strage di questi teneri mammiferi, amatissimi in tutto il mondo. Migliaia gli esemplari che hanno perso la vita a causa del fumo e delle fiamme, oltre il 30 per cento dell'intera popolazione per un numero che varia dagli 8mila ai 9mila soggetti. Una stima precisa non è possibile perché gli incendi sono ancora in corso.

Hanno fatto il giro del mondo le immagini del piccolo Lewis, il koala salvato dalle fiamme da una donna che lo ha soccorso, sottraendolo alla furia del fuoco e dandogli dell'acqua. Ma Lewis a causa delle ustioni troppo gravi è poi stato sottoposto ad eutanasia per interrompere le sue sofferenze.

Purtroppo all'allarme lanciato subito dopo le elezioni di maggio dal ministero degli Affari Interni non sono seguite azioni concrete e ora a pagare il prezzo più alto sono proprio i simpatici marsupiali che oltretutto sono già stati dichiarati «funzionalmente estinti».

È stato il ministro dell'ambiente Sussan Ley's a denunciare che addirittura oltre il 30 per cento della popolazione dei piccoli mammiferi è rimasta uccisa dai violentissimi incendi che stanno devastando l'area centrosettentrionale del Paese con una stima attestata di 8.400 esemplari deceduti.

I roghi delle ultime settimane hanno devastato un'area pari a circa 7 milioni di ettari e al momento sono salite a 10 le persone uccise.

Nell'area del Nuovo Galles del Sud dove si trova anche Sydney si stima una popolazione di koala che varia dai 15mila a 28mila esemplari. Gli incendi iniziati in novembre sono dilagati nell'area di Sydney allargandosi dalla costa ad ampia parte del sud del continente.

Il destino dei Koala ha colpito moltissime persone come racconta la stessa Ley's che ha ricevuto mail «da tutto il mondo da persone commosse prima di tutto dall'impegno dei pompieri e dei volontari ma anche dal destino dei marsupiali». I koala accettano l'aiuto dell'uomo trovandosi in pericolo, come mostra il video girato da una ciclista nei pressi di Adelaide. Quando le si è avvicinato un piccolo marsupiale assetato la donna ha offerto la borraccia al piccolo animale che nel filmato letteralmente «si scola» tutta l'acqua provatissimo dal caldo infernale.

Ed è proprio il caldo torrido di queste settimane a favorire gli incendi e sul banco degli imputati inevitabilmente finisce l'allarme inascoltato sui cambiamenti climatici. Si può discutere sulle cause ma non c'è dubbio che l'Australia sta diventando un continente ad alto rischio dal punto di vista delle temperature che salgono di anno in anno.

Il 17 dicembre è stato per l'Australia il giorno più caldo della storia: le temperature medie nazionali di 40,9 gradi Celsius (105,6 gradi Fahrenheit) hanno battuto il precedente record di 40,3 gradi Celsius del gennaio 2013. Il report del ministro degli Affari Interni Peter Dutton, avvertiva sul rischio di catastrofi ambientali esacerbate dai cambiamenti climatici riferendosi soprattutto al pericolo incendi.

Ma che cosa significa che i koala sono funzionalmente estinti? In pratica gli esemplari sono talmente pochi da non incidere più sull'ambiente nel quale vivono.

Nel 2010 i koala «occupavano» in Australia 128 distretti, ora si trovano soltanto in 87.

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