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Unione europea "gretina": pioggia di miliardi per il clima

L’accordo raggiunto ieri tra Parlamento e Consiglio prevede lo stanziamento di 168,69 miliardi di euro in impegni e 153,57 miliardi di euro in crediti di pagamento: 30 miliardi per clima e ambiente

Unione europea "gretina": pioggia di miliardi per il clima

L'Unione europea diventa "gretina". Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto ieri l'accordo sul bilancio dell'Ue per il 2020 che prevede di investire il 20% delle spese a favore dell'ambiente e al contrasto ai cambiamenti climatici. Greta Thunberg può dunque esultare, perché come spiega il sito web dell'Ue, il parlamento e il Consiglio hanno deciso "di concentrarsi maggiormente sulle azioni legate al clima in diversi settori come la ricerca e lo sviluppo (Orizzonte 2020)", le "infrastrutture dei trasporti e dell'energia (meccanismo per collegare l'Europa) e l'azione esterna dell'Ue". Ulteriori fondi, si legge, "sono stati inoltre assegnati al programma Life dell'Ue, che riceverà 590 milioni di euro, e all'Agenzia europea dell'ambiente per l'assunzione di nuovo personale (+6) per sostenere la lotta ai cambiamenti climatici".

Il bilancio totale dell'Unione europea sarà di 168,7 miliardi di euro, in aumento dell' 1,5% sul budget 2019, dei quali 153,6 miliardi di euro di spesa effettiva (+ 3,4% sul 2019). 30 miliardi di euro circa - cioè il 20% delle spese - saranno dedicati al clima e alla tutela dell'ambiente. Le cifre concordate si basano sul presupposto che il Regno Unito continuerà a partecipare pienamente al finanziamento e all'esecuzione del bilancio dell'Ue per il 2020. Kimmo Tiilikainen, Sottosegretario di Stato, ministero delle Finanze della Finlandia, capo negoziatore del Consiglio per il bilancio dell'Ue, osserva che "il bilancio del prossimo anno rafforza il sostegno alle aree prioritarie dell'Ue e ai programmi più efficaci. Garantisce inoltre un approccio realistico, tenendo conto degli interessi dei contribuenti e della necessità di far fronte alle nuove sfide che potrebbero sorgere nel 2020. Vorrei sottolineare, in particolare, il passaggio a un bilancio ulteriormente verde, che garantisce funzioni a sostegno dell'agenda dell'Ue clima".

Chi beneficerà maggiormente del bilancio "green" dell'Unione europea, dunque, è l'Agenzia europea dell'ambiente (Eea), organismo dell'Unione europea che si dedica alla fondazione di una rete di monitoraggio per controllare le condizioni ambientali europee e ha sede a Copenaghen, oltre al Programma Life (2014-2020), che ha come obiettivo quello "di contribuire all'implementazione, all'aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione ambientale dell'UE cofinanziando progetti pilota o dimostrativi con valore aggiunto a livello europeo". Un bilancio talmente "verde" che, tuttavia, pensa a tagliare su un settore strategico come quello dell'agricoltura. Come sottolinea Libero, la sola agricoltura italiana soffrirà nel 2020 di un sensibile calo dei finanziamenti europei, valutato in ben 370 milioni di euro. Per i pagamenti diretti le nostre aziende agricole potranno avere dalla Ue non più di 3,56 miliardi, cioè 140 milioni meno che nel 2019, mentre per i contributi allo sviluppo rurale 1,27 miliardi, con un taglio in tal caso di 230 milioni sull' anno che sta finendo. Briciole anche per fronteggiare la disoccupazione giovanile, che nella zona euro si attesta sul 15,7%, con picchi nei Paesi del sud Europa: le risorse si aggirano sui 145 milioni di euro. Nulla in confronto ai soldi spesi per clima e ambiente.

È evidente, inoltre, che l'accordo raggiunto ieri rappresenta una vittoria delle lobby "green". Secondo il Corporate Europe Observatory, un "watchdog" che fa campagne per una maggiore trasparenza, ci sono almeno 30mila lobbisti a Bruxelles, quasi corrispondenti ai 31mila dipendenti impiegati dalla Commissione europea e secondi solo a quelli presenti a Washington Dc. In cima alla lista di questa fitta rete di lobby c'è l'influente Ong European federation for transport and environment. Parliamo di una Ong ricchissima, finanziata dalla stessa Commissione europea. Dal 2016 a oggi, T&E ha ricevuto inoltre 3,04 milioni di euro da soggetti istituzionali e 6,27 milioni da fondazioni e altre associazioni. Tra i maggiori finanziatori, superiori a 750.000 euro, troviamo, oltre alla Commissione europea, la European climate foundation e la Norwegian agency for development cooperation. Fra i "supporter" della Ong c'è poi La Fondazione per lo sviluppo sostenibile: in generale, T&E è supportata da 60 organizzazioni (49 membri e 11 sostenitori) che lavorano "per promuovere trasporti più intelligenti e puliti in 25 paesi in tutta Europa".

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