Politica

Unioni civili, confronto in Forza Italia

Tra gli azzurri sensibilità differenti: Berlusconi cerca la quadra. Santanchè e Gasparri. «Fronte comune con Lega e Fdi»

Fabrizio de FeoRoma Silvio Berlusconi cerca la quadra sulle unioni civili. Il presidente di Forza Italia, tornato a Roma, convoca a cena i due capigruppo, Renato Brunetta e Paolo Romani, insieme a Gianni Letta e Niccolò Ghedini, e si confronta sul modo migliore in cui schierare il partito nel dibattito parlamentare previsto al Senato dalla fine della prossima settimana. Il tema è delicato perché tocca ovviamente sensibilità differenti, con posizioni diverse tra chi invoca la difesa della famiglia tradizionale senza se e senza ma e non vuole introdurre potenziali scorciatoie per l'adozione delle coppie gay e chi invece invita a guardare le nuove realtà e a tutelare a livello legislativo i diritti degli omosessuali. Per questo Forza Italia discuterà del tema anche in una riunione dei gruppi che dovrebbe essere convocata oggi e probabilmente giovedì in un ufficio di presidenza.Il presidente di Forza Italia si è schierato da tempo su posizioni più aperturiste rispetto a buona parte dei suoi gruppi parlamentari e anche nell'intervista al Giornale ha ribadito la volontà di concedere libertà di coscienza ai senatori. Il punto, però, è come declinare questa libertà di coscienza, se stabilire una linea che rispecchi la posizione prevalente dentro il partito, garantendo il pieno rispetto per chi volesse votare in dissenso oppure se evitare del tutto di dare una indicazione.I capigruppo preferirebbero procedere adottando comunque una linea ufficiale, contraria a buona parte del provvedimento. Una scelta dettata sia da motivazioni ideologiche, ma anche da opportunità politica visto che consentirebbe di tenere saldo l'asse con Lega e Fratelli d'Italia, nettamente contrari al ddl Cirinnà. In particolare a fare pressing per questa opzione sono Renato Brunetta, Maurizio Gasparri e Daniela Santanchè che ieri ha preso una posizione pubblica sull'argomento. «Le unioni civili rappresentano un banco di prova importante per testare l'unità del centrodestra e in tal senso reputo fondamentale che la libertà di coscienza ci sia per i casi di quei parlamentari che decideranno di votare sì. In tal senso lancio un appello al presidente Berlusconi, a ripensarci. L'unità del centrodestra è un bene irrinunciabile - dice la Santanchè - Una linea il partito la deve avere, non possiamo fare regali a Renzi». Molto decise anche le parole di Gasparri: «Bisognerà incontrarsi al più presto con Lega e Fratelli d'Italia per iniziative comuni contro lo stravolgimento antropologico dell'idea di famiglia». Sul fronte di chi si schiera su posizioni più liberal c'è, invece, Mara Carfagna. «I gruppi stabiliranno la posizione ufficiale di Forza Italia. Personalmente sono contraria a ogni equiparazione delle unioni civili con il matrimonio e a ogni forma di adozione. Vorrei, però, che non si ideologizzasse lo scontro e si lavorasse per il riconoscimento dei diritti.

È un peccato che il ddl Cirinnà con certe rigidità non abbia consentito di lavorare davvero in questa direzione».

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