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Va a prostitute durante il suo turno: se il netturbino "Ama" divertirsi di notte

È durissima la vita degli spazzini a Roma. Rifiuti ovunque, emergenza continua e doppi lavori in ogni quartiere. Ma qualcuno ha trovato il tempo per mollare la differenziata e dedicarsi ad altro.

Va a prostitute durante il suo turno: se il netturbino "Ama" divertirsi di notte

È durissima la vita degli spazzini a Roma. Rifiuti ovunque, emergenza continua e doppi lavori in ogni quartiere. Ma qualcuno ha trovato il tempo per mollare la differenziata e dedicarsi ad altro. In romanesco dicesi «monnezzaro» ma anche «scopino» e non va sbagliato l'accento perché altrimenti accade quello che è accaduto a uno dei dipendenti dell'Azienda Municipale Ambiente il cui acronimo AMA è stato male interpretato dal tipo in questione.

Infatti, approfittando del turno notturno, l'ignoto 1 ha fermato il mezzo addetto alla raccolta del pattume e ha fatto salire a bordo una prostituta per provvedere alla bisogna dello smaltimento personale, ovviamente sfruttando, per l'accoppiamento, un improbabile locale, una stretta cabina, poco confortevole però lontana da ogni guardone. Esaurito l'amplesso e versato il dovuto pattuito, mentre la prestatrice d'opera recuperava i propri siti, lo spazzino ha avviato il motore e ha spostato il mezzo dinanzi a una bar pasticceria, ha acceso le quattro frecce, tipica furbata italiana di parcheggio momentaneo, quindi è sceso dall'alcova per rifocillarsi con un cornetto e caffè e poi riprendere il faticoso impegno di ramazza. Pensava, lo spazzino allupato, di non essere stato visto da nessuno, la notte è fatta per AMAre ma quelli dell'azienda municipale da tempo gli stavano addosso, nel senso giusto. Dunque hanno filmato il percorso dell'automezzo e ripreso tutto lo scopino minuto per minuto, infine beccandolo con il sorcio in bocca, come si usa dire nella capitale. Il Var è chiaro, le immagini confermano ogni particolare, dall'approccio al croissant e ora l'ignoto 1 rischia il posto di lavoro.

L'episodio pre-pasquale serve a capire perché Roma viva nei rifiuti, non soltanto oggetto di sbafo dei cinghiali ma anche dei lupacchiotti affamati.

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