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Le vacanze del futuro

Gite nel cosmo, hotel spaziali e super immersioni: i piani per i turisti (ricchi)

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Guida galattica per turisti danarosi. Il futuro dell'ultraturismo sembra andare ben oltre i limiti terrestri. I prossimi Baedeker saranna dedicati a gite nella stratosfera e ad alberghi nelle stazioni spaziali o negli abissi, altro che Venezia e la Grande Muraglia.

Le prossime frontiere del fantaturismo saranno raccontate in una delle capitali europee del turismo più convenzionale, quella Marbella che dal 26 al 28 settembre nel campus Les Roches ospiterà Sutus, una sorta di fiera del turismo «over» e «under». Una cosa serissima, a giudicare dalla presenza di agenzie spaziali come la Nasa e la giapponese Jaxa e di aziende che da anni investono su quello che si profila come uno dei prossimi business dell'ultralusso. Naturalmente il progetto che più incuriosisce è quello del viaggio nello spazio domestico della stratosfera per guardare la curvatura terrestre dall'alto. Un'esperienza da pionieri ricchi, perché il costo del biglietto sarà di parecchie decine di migliaia di dollari. Carlos Mira, ceo di Halo Space, parla comunque da democratizzatore della galassia: «Lastricheremo la strada per il turismo nello spazio vicino, rendendo possibile per la gente comune ammirare la bellezza del nostro pianeta da una prospettiva unica». Il viaggio, a emissioni zero e della durata di 4-6 ore, condurrà i passeggeri fino a 40 chilometri di altezza, quattro volte la quota raggiunta dagli aerei civili. Tutto grazie a palloni aerospaziali equipaggiati con una cabina pressurizzata per otto passeggeri e un pilota e con una «carrozzeria» in grado di garantire una vista a 360 gradi. Il primo test ha avuto luogo con successo in India lo scorso dicembre, ne seguiranno altri nel sud della Spagna. Nel 2025 dovrebbero partire i primi voli passeggeri ed entro il 2029 la rotta diventerà «di linea», trasportando 3mila astroturisti all'anno.

Chi vorrà un'esperienza più lunga, potrà prenotare una stanza in un albergo a mille stelle, ospitato nelle due stazioni spaziali che Above Space, già nota come Orbital Assembly, intende costruire nel 2025 e nel 2027 per rispettivamente 280 e 400 persone. Si tratterà di strutture che, garantisce Tim Alatorre, ceo e fondatore dell'azienda, offriranno tutti i servizi di un hotel di lusso. Ma c'è anche chi guarda più lontano, addirittura a Venere, che Guillermo Sõhnlein, ceo di Humans 2 Venus, garantisce essere una futura destinazione per l'umanità.

Ma il turismo di lusso del futuro avrà anche il naso all'ingiù. In occasione di Sutus 2023 saranno raccontati diversi progetti di turismo subacqueo, che vanno dalla stazione spaziale oceanica internazionale che è il sogno che Fabien Cousteau ha ripreso dal nonno Jacques nel progetto Proteus alle immersioni con squali tigre alle Bahamas proposti da Karlos Simón agli itinerari di archeologia subacquea che potrebbero condurre gli appassionati all'esplorazione delle antiche città sepolte dalle acque. Tutto bello, anche se il Titan, il sottomarino turistico della OceanGate dentro il quale hanno trovato la morte qualche mese fa cinque viaggiatori che volevano sbirciare da vicino i resti del Titanic al largo di Terranova, dovrebbe indurre a maggiore prudenza.

Ma il futuro non si ferma certo al cospetto di qualche lapide deluxe.

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