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Della Valle mecenate "riveste" Palazzo Marino

Il presidente di Tod's sponsor del restauro: "Gli imprenditori si mettano a disposizione per il sociale"

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Agli imprenditori «rivolgo un invito: dobbiamo tutti metterci a disposizione del sociale, soprattutto le aziende rilevanti di questo Paese. Quelle che stanno in Italia e non scappano via, per intenderci. Noi dobbiamo fare in modo che quello che facciamo sia utile per le imprese e utile per la società e per tutta la gente che ha bisogno». Parola di Diego Della Valle (nella foto) presidente del gruppo Tod's che ieri ha presentato, con il sindaco di Milano Beppe Sala, il restauro di Palazzo Marino, sede del Comune dal 1861. Quello agli imprenditori per sostenere le bellezze italiane «non è un appello, molti fanno già un sacco di cose. È un invito» ha precisato l'imprenditore che ha poi citato altri brand che si sono impegnati nel sostenere varie iniziative come Fendi, Renzo Rosso, Bulgari.

Il restauro dell'edificio costruito fra il 1557 ed il 1563 su progetto di Galeazzo Alessi «ci permette di dare un forte segnale di rispetto e gratitudine verso Milano e i milanesi» spiega l'ad che si è detto commosso nel vedere il nome del marchio sulla facciata del palazzo. Al termine del restauro «festeggeremo con tutti i milanesi con una grande risottata» conclude.

«Questo intervento - ha spiegato il sindaco - è nato un po' da una battuta tra me e Diego Della Valle, un caffè un po' di tempo fa in cui l'ho accusato in modo amichevole di avere fatto una cosa importante su Roma, cioè essersi occupato del Colosseo, e nulla su Milano. E lui mi ha detto di fargli una proposta. Avevamo questa idea nel cassetto che stavamo un po' rinviando per la cronica mancanza di fondi del Comune e anche perché bisogna impacchettare nei vari lati Palazzo Marino per un anno e mezzo. Ma - ha concluso Sala -, approfittando della sua disponibilità, abbiamo pensato che fosse il momento e direi che è un intervento che era necessario fare adesso».

Forte dell'esperienza della sponsorizzazione del restauro del Colosseo per 25 milioni di euro e ora di quello della sede del Comune, per 2,5 milioni, l'imprenditore sa cosa significa lavorare con le elefantiache macchine burocratiche delle pubbliche amministrazioni. «Non ci sono motivi per pensare che tra il pubblico e il privato non si possano fare le cose - ha detto -. Direi che possiamo pensare che si possono fare tante cose senza intoppi» ha spiegato. «Basta avere le idee chiare».

Per la profonda pulitura del «ceppo gentile del Brembo», la pietra con cui sono realizzate le facciate esterne del cinquecentesco edificio è stimata una durata di 16 mesi, da oggi fino a settembre 2025. Si tratta di 5.345 metri quadrati per le 4 facciate esterne e 2.

224 metri quadrato per quelle interne che si affacciano sul cortile d'onore.

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