Cronache

Valtellina, Alto Adige, Verona. Saranno i Giochi del Nord Est

Non solo Milano e Cortina: lo sci sarà anche a Sondrio. Il ghiaccio va sulla pista di Trento. E finale all'Arena

Valtellina, Alto Adige, Verona. Saranno i Giochi del Nord Est

San Giovanni ha fatto un miracolo che tutti, nel cuore, si aspettavano: non c'è il due senza il tre e, dopo Cortina '56 e Torino '06, il 2026 è un numero da sogno che va oltre la cabala. Ora ci sono sette anni per prepararsi ai nuovi Giochi. Li chiamano Milano-Cortina, ma in realtà saranno giochi diffusi in almeno 5 località, come i cerchi olimpici. Oltre al capoluogo lombardo e alla perla veneta delle Dolomiti, questi saranno anche i Giochi della Valtellina e di una bella fetta di Alto Adige e Trentino, con buona pace del Piemonte che, pochi giorni fa, ha rilanciato la sua disponibilità, per voce del neo governatore Alberto Cirio. No grazie, facciamo da soli. O meglio tutti insieme fra chi ci ha davvero creduto. Ora il Belpaese ha davvero l'opportunità di creare un evento sostenibile ed economicamente contenuto.

La maggior parte degli impianti esiste già, al punto che i maggiori problemi di logistica sono legati semmai alle strade, tutte da velocizzare, dalla Ss38 per raggiungere la Valtellina, alle vie per Cortina e le Dolomiti. Le varie discipline si disputeranno, invece, dove già spesso si svolgono gare di coppa del Mondo. Per ogni location sarà come ospitare «un mondiale». Dici poco, ma pare molto per evitare l'effetto «cattedrale nel deserto» che proprio a Torino ha lasciato il segno. Partendo dalle cerimonie, l'apertura sarà a San Siro; la chiusura all'Arena di Verona. Milano ospiterà la metà del cluster indoor degli sport del ghiaccio, con Assago, già super testato dai Mondiali di pattinaggio di figura 2018 e adatto anche allo short track. L'hockey si dividerà fra il già rinnovato PalaSharp di Lampugnano ed un nuovo, questo sì, palazzetto a Santa Giulia, lungo la «gialla» del metrò, così come lungo la «rossa» correrà il fil, ovviamente, rouge fra il media center di Rho Fiera e la medal plaza di piazza Duomo. Milano costruirà anche un villaggio olimpico, che poi diverrà uno studentato, riqualificando lo scalo di porta Romana. Gli altri due villaggi saranno a Cortina (temporaneo) e a Livigno che ospiterà anche tutte le gare di snowboard e freestyle, discipline per le quali ha una grande vocazione a livello internazionale.

Lo sci alpino, si dividerà fra Bormio, con la leggendaria pista Stelvio, l'unica anche a detta degli atleti - dove poter assegnare una medaglia olimpica maschile in discesa, e Cortina che sarà il tempo delle vestali dello sci «en rose». Piccola esclusione, quindi, per la nuova pista Vertigine, che si sta rifinendo, ai piedi delle Tofane, per i Mondiali (vi si disputerà la libera maschile) che la «perla» ha già in calendario per il 2021. Ma a Cortina, per contro, si vinceranno anche tutte le medaglie di curling, nello stadio del 1956, da rinnovare e i sigilli di bob, slittino e skeleton, in onore di quel «rosso volante» Eugenio Monti, lungo il mitico «budello» a lui dedicato, anch'esso da rinnovare. In questo ping pong fra città e montagna ecco le due alleate Trento e Bolzano. Il biathlon trova casa dove era giusto che fosse, in quella Anterselva altoatesina che il mondo ci invidia e che ha cullato i talenti di Dominik Windisch, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. Trento darà il suo contributo con il ghiaccio della pista lunga di Baselga di Piné che ha plasmato la grinta di Enrico Fabris, block buster di medaglie a Torino'06 e la tenacia del bronzo olimpico 2018 Nicola Tumolero. All'impianto mancano tetto e spalti, ma il più pare fatto.

Lo stadio del salto di Predazzo mette sul piatto i trampolini dove sono cresciute le ragazze «volanti» che, da qualche anno, stanno facendo sognare l'Italia anche in questa disciplina di nicchia. Infine il fondo, lo sci sottile dei faticatori: dove gareggiare se non fra i boschi della leggendaria Marcialonga fra Tesero e val di Fiemme? Nei cantieri e nei restauri molto del lavoro è già fatto.

Essere a metà dell'opera è già quasi una vittoria.

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