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Varoufakis spara a zero contro l'Ue: "Non merita di vivere"

L'ex ministro dell’Economia greco è contrario al Mes, favorevole agli eurobond e all'Ue dice: "Le attuali politiche sono idiote"

Varoufakis spara a zero contro l'Ue: "Non merita di vivere"

Yanis Varoufakis suona il De profundis all'Unione Europea. L'economista e l'ex ministro dell'Economia e delle Finanze nel primo governo Tsipras, in Grecia, attacca senza peli sulla lingua l'Europa, accusandola di adottare "politiche idiote" contro le quali gli Stati membri dovrebbero avere il coraggio di porre il veto.

Intervistato da Fanpage, l'attuale leader del partito paneuropeo Diem25, invita per questa ragione il governo italiano a mettere il veto sul Mes e anche su tutto il pacchetto di aiuti economici predisposto dalla Commissione di Ursula von der Leyen per fronteggiare l’emergenza sanitaria e la crisi economica continentale innescata dalla pandemia di coronavirus. Parallelamente, invece, il professore benedice gli eurobond – che però non piacciono agli alti papaveri dell'Ue – definendoli essenziali, perché "senza di loro l'Eurozona morirà o diventerà una gabbia crudele di austerità in cui il nostro popolo languirà".

"L'Europa sopravvivrà? Certo che sì. Diventerà un regno di prosperità condivisa? Certamente no, a meno che non mettiamo il veto alle attuali politiche idiote. Di sicuro, però, l'Unione Europea non merita di sopravvivere, se i nostri leader continuano a fare sempre gli stessi errori. Ma potrebbe sopravvivere a spese della maggioranza delle persone nella maggioranza dei Paesi", l'affondo di Varoufakis contro l'attuale Ue.

E quelli dell'economista ellenico, ex braccio destro di Alexis Tsipras, sono parole che non possono certo passare inosservate. Il fondatore del Movimento per la democrazia in Europa, inoltre, sostiene apertamente come l'attuale Unione sia in mano a leader in realtà antieuropei che adottano e portano avanti allo sfinimento politiche "idiote" e antieuropeiste. Rispondendo alla domanda sul fatto che da un lustro i summit dell'Eurogruppo non vengono più registrati, Varoufakis dà la propria chiave di lettura: "Quelle riunioni non vengono registrate perché i potenti europeisti non vogliono si sappia come prendono decisioni antieuropeiste…".

Nel corso della chiacchierata con Fanpage, l'economista fa una previsione circa quelle che saranno le conseguenze economiche della pandemia di Covid-19: "Saranno dure e non spariranno presto. Ma ciò di per sé non cambierà il modo in cui funziona il capitalismo. Anche se, in effetti, ci sono importanti aperture in ambito politico, come ad esempio quelle relative all'istituzione di un reddito di base universale […] Anche se non penso che queste idee progressiste saranno attuate dai nostri attuali sovrani". Con un però, vistp che questa enorme crisi, in sua opinione, "genererà altri, nuovi movimenti politici che possano, potenzialmente, prendere il posto dell'attuale istituzione".

"Il mondo sarà un luogo infelice e molto più diviso", prosegue ancora pessimista l'accademico greco, che poi riduce lo sguarda e l'attenzione a quello che sarà nel Vecchio Continente: "In Europa i Paesi che sono stati colpiti meno sia da Covid-19 che dalla depressione economica emergeranno molto più forti rispetto a Paesi come l'Italia, che saranno colpiti fortissimo da entrambi.

Questo farà dell'Europa una realtà molto più debole nel suo insieme, in cui gli squilibri che minano l'Unione ne usciranno sensibilmente rafforzati".

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