Politica

Il Vaticano condanna Radio Maria e chiede scusa agli sfollati

Tiziana Paolocci

Il Vaticano condanna le affermazioni di Radio Maria riguardo al terremoto come «castigo divino» dopo le unioni civili, andate in onda domenica scorsa, nel giorno della forte scossa di terremoto. «Sono affermazioni offensive per i credenti e scandalose per chi non crede», deplora monsignor Angelo Becciu, sostituto alla Segreteria di Stato e tra i più stretti collaboratori del Papa. Becciu ha spiegato che si tratta di affermazioni «datate al periodo precristiano e non rispondono alla teologia della Chiesa perché contrarie alla visione di Dio offertaci da Cristo. I terremotati ci perdonino, a loro va la solidarietà del Papa».

Intanto la terra continua a tremare ed è salito a trentamila il numero delle persone assistite dalla protezione civile. Solo giovedì notte sono state oltre 70 le scosse registrate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell'Italia centrale e la più forte, 24 minuti dopo mezzanotte, di magnitudo 3.4, ha avuto come epicentro Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Il satellite giapponese Alos 2 ha confermato che il sisma del 30 ottobre scorso ha scalzato l'area di Norcia di decine di centimetri, spostandola verso ovest e sollevandola, fino a provocare una deformazione di 35 centimetri del terreno. Ora la gente ha paura, recupera di fretta le proprie cose, accompagnata dai vigili del fuoco che, solo giovedì, hanno effettuato 3868 interventi nella aree colpite. E dopo le continue scosse, le notti insonni, i disagi, ora i terremotati dovranno sopportare i temporali, che nel weekend porteranno pioggia forte e nubifragi anche al Centro. Attualmente sono oltre 20.

600 le persone assistite dalla protezione civile nell'ambito del proprio comune.

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