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Vauro, delirio comunista dal Vietnam: "Salvini, vienimi a prendere"

Dopo avere annunciato una lontananza di 15 giorni dai social, il vignettista Vauro è tornato alla carica contro Salvini. Volato nel "comunistissimo" Vietnam, pubblica una foto con falce e martello e scrive: "Salvini, vienimi a prendere"

Vauro, delirio comunista dal Vietnam: "Salvini, vienimi a prendere"

Ennesimo capitolo dello scontro social tra Vauro Senesi e Matteo Salvini. Il disegnatore satirico del Fatto Quotidiano, subito dopo avere annunciato su Twitter una lontananza di 15 giorni dall'Italia che aveva fatto sperare in un po' di quiete, ha pubblicato una foto scattata durante il suo soggiorno in Vietnam, uno dei pochi Paesi al mondo che ancora si reggono sull'ideologia comunista.

Nell'immagine si vede un sorridente Vauro un tavolo sormontato da una scritta in lingua locale. Sopra di lui la foto di Ho Chi Minh - storico dittatore comunista - e due bandiere: una "classica" della dottrina comunista con falce e martello, l'altra del Vietnam del Nord che vinse la guerra contro gli Usa. Il commento a margine di Vauro? "Salvini, vienimi a prendere". Non una novità per il vignettista del giornale di Travaglio, impegnato da mesi in una lotta senza esclusione di colpi con il ministro dell'Interno a base di sfottò e insulti, con la differenza che Salvini non gli dedica ogni giorno disegni violenti sul Fatto Quotidiano.

L'ultimo quattro giorni fa, con il segretario della Lega ritratto mentre si "spara" un selfie in testa e sotto la scritta "Quando scambiò la pistola con il telefonino", un evidente riferimento alla legge sulla legittima difesa recentemente approvata. Lo stesso giorno, il 9 marzo, lo Vauro aveva comunicato che si sarebbe preso un periodo di vacanza. E lo aveva fatto con queste parole: "Terrorizzato dalle querele di Salvini ho deciso di darmi alla latitanza (STO SCHERZANDO). Tornerò tra quindici giorni. Intanto il mio bravissimo admin penserà a movimentare questo account. Hasta pronto a tutti".

Promessa mantenuta, purtroppo.

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