Politica

Video Isis per i Mujahideen «E ora decapitate gli ebrei»

Dal Califfato appello online alla «guerra santa» contro gli israeliani Attacco a Beersheva: un morto e 6 feriti. Nuovo muro a Gerusalemme

Nel pieno degli attacchi terroristici in Israele, l'Isis ha lanciato in rete un nuovo video dal titolo «Messaggio ai Mujahideen di Gerusalemme, decapitate gli ebrei». Lo hanno riferito gli esperti di monitoraggio dell'estremismo sul web. Il video, di circa 9 minuti, celebra gli attentati ed esorta a «decapitare gli ebrei». Nel video, segnato dal logo «ufficiale» dell'Isis, 4 membri di Ansar Beit al Maqdis, il ramo egiziano dello Stato islamico, invitano alla «guerra santa» in Israele. Si citano le «profanazioni» della moschea al Aqsa a Gerusalemme, e scorrono le immagini delle vittime palestinesi, e dei militari israeliani «da colpire», tra quelle dei pick up armati in azione nel Sinai. Non mancano gli strali contro la Lega Araba, Abu Mazen e Hamas, «non in grado» di difendere i palestinesi, secondo quanto affermato dai componenti dell'Isis.

Intanto l'ennesimo attacco ha colpito ieri sera Israele dove a Beersheva, nel Sud del Paese, un israeliano è stato ucciso e altri 6 sono rimasti feriti in un attentato compiuto da una o due persone. Mentre a Gerusalemme la polizia ha eretto una barriera difensiva di cemento rimovibile tra il quartiere arabo di Jabel Mukaber e quello adiacente ebraico di Armon HaNatziv. Uno dei punti di massima frizione in città e da dove sono partiti molti degli attentatori palestinesi responsabili di attacchi a Gerusalemme. Lo scopo della barriera - lunga poche decine di metri, rimovibile e che non blocca l'accesso al quartiere - secondo la polizia è quello di impedire «il lancio di bottiglie incendiarie, fuochi d'artificio sparati ad altezza uomo e lanci di sassi sulle auto».

Alla base della barriera c'è scritto: «Blocco poliziesco temporaneo immediato» e le lastre di cemento sono solo appoggiate sull'asfalto in modo, come ha spiegato la polizia, da poter essere rimosse in breve tempo. «Non ha valore politico - ha assicurato Emanuel Nahshon, portavoce del ministero degli Esteri -. È solo uno degli aspetti in più delle nostre misure di sicurezza».

Nahshon ha poi insistito che la stessa barriera «è temporanea» e si trova «in alcune aree limitate». L'attentato all'affollata stazione centrale degli autobus di Beersheva, secondo le ricostruzioni, è stato compiuto a colpi di arma da fuoco e di coltello, anche se, a quanto sembra, uno dei due assalitori avrebbe usato anche un fucile rubato ad un soldato. Ma tra i feriti, secondo la polizia, c'è un cittadino straniero, che i media hanno indicato come eritreo. Non si sa al momento se questi sia un attentatore oppure sia stato colpito per errore dalla reazione delle forze di sicurezza.

I fatti di Beersheva indicano una situazione di allarme altissimo e nessun segnale di un possibile allentamento della tensione.

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