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Il governo punisce i lombardi: così li sta riempiendo di immigrati

Dall'inizio dell'anno sono già sbarcati 31.250 immigrati. Il 13% del totale nazionale sono stati spediti in Lombardia che ne accoglie più della Sicilia

Il governo punisce i lombardi: così li sta riempiendo di immigrati

Dal primo gennaio al 10 maggio sono sbarcati in Italia 31.250 immigrati. Anche se è di oggi la notizia di sbarchi di siriani, che fa temere un cambio della rotta dopo l'accordo Ue-Turchia, al momento giunge dall'Africa più dell'80% del flusso di disperati che approdano sulle nostre coste. Rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti, secondo il "cruscotto", il report elaborato sui dati del Viminale e diffuso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, c'è stata una leve flessione. Ma le premesse non lasciano sperare niente di buono. Anche perché il sistema di accoglienza è ormai al collasso.

Se si va a spulciare i numeri degli immigrati presenti nelle strutture temporanee, negli hotspot e negli Sprar (centri più piccoli gestiti con gli enti locali) divisi per le diverse regioni si vede come il Viminale abbia pensantemente "punito" la Lombardia. Nei primi mesi del 2016, sul territorio lombardo, sono ospitati 14.987 immigrati. Il 13% del totale nazionale. La tallona la Sicilia che ne accoglie 13.730. Veneto, Lazio, Piemonte, Campania e Toscana ne accolgono 8mila a testa, mentre circa 7mila sono stati ospitati da Puglia ed Emilia-Romagna. Seguono, ma con "solo" 4mila immigrati presenti sul territorio, Calabria e Friuli-Venezia-Giulia. Poi con circa tremila Liguria e Marche, con duemila Sardegna, Abruzzo, Trentino-Alto-Adige e Umbria. Ne ospitano poco più di un migliaio Molise e Basilicata e solo 262 la Valle d'Aosta.

I punti di approdo più interessati al fenomeno degli sbarchi sono dodici. Nei primi mesi del 2016 fino al 9 maggio Augusta ne ha ricevuti 6692, Pozzallo 5225, Lampedusa 4429, Reggio Calabria 3184 e Messina 2657.

Gli altri porti interessati sono Trapani, Palermo, Taranto, Catania, Cagliari, Crotone e Salerno.

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