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Zingaretti chiude ai 5 Stelle: "Nessun soccorso da parte del Pd"

Zingaretti smentisce l'ipotesi di un governo rosso-giallo: "Se si arriverà a una crisi di governo la soluzione corretta è ridare la parola agli italiani"

Zingaretti chiude ai 5 Stelle: "Nessun soccorso da parte del Pd"

Nelle acque agitate degli ultimi sondaggi elettorali e delle tensioni di governo, tra le camicie verdi aleggia il sospetto che i pentastellati giochino d’intesa con i dem. È l’intesa sul Salva Roma (o Salva Raggi?) a generare nuovi sospetti di complicità. Quando Matteo Salvini aveva annunciato lo stralcio della norma sulla gestione del debito della Capitale dal dl crescita (“Il Salva Roma è fuori dal dl crescita, faremo un provvedimento ad hoc per tutti i Comuni”), i grillini erano insorti ed il premier Conte aveva dovuto mediare tra le posizioni degli alleati.

Ma nel solco tracciato dall’ennesimo casus belli si sono incuneati i dem, con Zingaretti che si è sempre detto disponibile al salvataggio di Roma. Una posizione che ha fatto pensare ad un ipotetico riavvicinamento tra Pd e Cinque Stelle, anche perché tra i due schieramenti c’è un terreno politico e culturale condiviso, molto più ampio rispetto a quello che c’è nel governo giallo-verde: dall’immigrazione al salario minimo, passando per l’opposizione al decreto sulla sicurezza.

Tutto questo però non basta, al momento, per ipotizzare una maggioranza rosso-gialla. Zingaretti ancora una volta si è dichiarato indisponibile a un’alleanza di governo con i pentastellati in questa legislatura: “Se si arriverà a una crisi di governo la soluzione corretta è ridare la parola agli italiani, perché il livello della crisi è talmente drammatico che nessun governo parlamentare la potrebbe affrontare. Bisogna combattere per voltare pagina”. “La crisi di governo – ha aggiunto il segratrio dem – c’è perché questo è un governo sì formalmente in piedi ma in realtà non produce nulla di positivo per il Paese. Quello che li tiene insieme è la volontà di mantenere posizioni di potere, con una conflittualità continua e con un prezzo enorme che stanno pagando i cittadini”.

Quindi in caso di crisi di governo la soluzione non può essere un ribaltone ma il ritorno alle urne, Matterella permettendo.

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