Economia

Il prestito ponte è legge Alitalia prepara l’assemblea della verità

Il 28 l’assise dei soci. Toto: «Senza Air One il salvataggio sarà impossibile»

da Milano

Si accendono i motori per la privatizzazione di Alitalia dopo il via libera del Senato alla conversione in legge del decreto per il “prestito ponte” di 300 milioni di euro. Con l’approvazione da parte di Montecitorio, il decreto varato dal governo Prodi lo scorso 23 aprile è ora legge dello Stato. Sono però da registrare dei cambiamenti al testo originario. Alla Camera sono state introdotte una serie di norme previste in altri decreti in materia di: scelta e ruolo dell’advisor per la privatizzazione della compagnia, esenzione per l’aviolinea dagli obblighi di trasparenza in termini di comunicazioni al mercato, utilizzazione del prestito a copertura delle perdite. In particolare, nel testo della legge è stato inserito l’articolo 4 del decreto legge fiscale che consente di trasformare il “prestito ponte” in patrimonio netto della compagnia in caso di riduzione del capitale sotto il minimo previsto dal codice civile. Il nuovo testo, che ha fatto proprio l’articolo 1 del decreto legge sul monitoraggio della spesa, prevede alcune deroghe alla legge 474 del 1994 sulle privatizzazioni, con la nomina di un advisor, già individuato dal Consiglio dei ministri in Intesa Sanpaolo che potrà anche partecipare come soggetto finanziatore. Un’ulteriore novità riguarda la sospensione degli obblighi informativi al mercato da parte della compagnia.
Alitalia ha ieri annunciato che «sulla base delle informazioni disponibili, si ha motivo di ritenere» che l’assemblea sul bilancio 2007 convocata per il 27 e 28 giugno avrà luogo in seconda convocazione il 28 giugno. In quella occasione, oltre all’approvazione del bilancio, verranno nominati il collegio sindacale, due consiglieri e sarà incaricata una nuova società di revisione dei conti. Questo cda metterà un punto fermo sulla situazione economica e finanziaria della società. Come dire che da quel momento potranno partire, di fatto, i passaggi previsti per arrivare alla privatizzazione della compagnia. «Senza Air One l’operazione Alitalia è molto difficile, se non impossibile», ha ribadito il numero uno della compagnia Carlo Toto. Prima dell’assemblea Alitalia ha un altro appuntamento.

Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha convocato una riunione il 25 giugno con il presidente dell’Alitalia, Aristide Police, e i vertici della compagnia aerea per un aggiornamento sulle condizioni economico finanziarie del vettore e sui programmi per la gestione dell’incremento di traffico durante la stagione estiva.

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