Politica

Lo psicologo: «È vero il sole dà alla testa»

La ricerca di Harvard: «I reati crescono del 5%»

da Londra

È proprio vero che il caldo dà alla testa, ma non si tratta di colpi di calore e insolazioni, bensì degli effetti che il caldo torrido, quale quello atteso per questo week end di Luglio in tutta Europa, sembrerebbe avere sui nostri comportamenti e sull'umore. È quanto spiegato in un'intervista alla Bbc online da Alex Gardner, docente di psicologia e membro della British Psychological Society. Varie indagini, ha osservato Gardner, hanno evidenziato che, di certo con la complicità di un anno di lavoro sulle spalle, della giungla cittadina con i trasporti pubblici affollati e in ritardo, le alte temperature ci rendono irrequieti, nervosi, frustrati, più aggressivi e a volte ci inducono a scattare come molle, rendendoci quasi impossibile mantenere la calma nelle situazioni più comuni, come quando qualche automobilista senza bon ton commette qualche infrazione a nostro discapito.
Numerosi ricercatori si dicono concordi sul fatto che le proprietà atmosferiche e in particolare la concentrazione di molecole cariche elettricamente, gli ioni, incidono in modo diretto sul nostro umore. Ricercatori dicono che alta concentrazione di ioni negativi, quale quella che si può trovare nei classici luoghi di villeggiatura, mari e monti, fa bene allo «spirito», insomma dispone positivamente, ha proseguito lo psicologo. Molte persone, ha aggiunto Gardner, potrebbero risentire della carenza di ioni negativi che si respira nelle città assediate dall'afa. «È l'atmosfera pesante e soffocante che si respira in città - ha spiegato Gardner - mentre al mare o in montagna l'atmosfera è più leggera». Risultato? «Le persone diventano più nervose - ha proseguito lo psicologo - come quando è in arrivo un temporale». E non è finita, vi sono altri cambiamenti del comportamento legati al caldo torrido: la disidratazione per esempio è un fenomeno pericoloso non solo per il corpo ma anche per la mente, che si affatica e noi diventiamo più irritabili, capricciosi come bambini, ha sostenuto Gardner.
C’è dell'altro: col caldo siamo più aggressivi.

Uno studio sull'impatto del clima caldo sulla criminalità, svolto alla Harvard University, sembrerebbe evidenziare che dopo un'ondata di calore c'è un transitorio ma brusco aumento della criminalità, mentre un'altra ricerca ha rivelato che in concomitanza col caldo aumenterebbero del 5-15% i reati sessuali.

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