Cronache

Quando i turisti arrivano a frotte per il club privé degli «scambisti»

Turisti in Valbisagno? È sempre stato il sogno di tutti, dalle giunte che negli anni si sono susseguite a tutte le associazioni di operatori economici che in ogni maniera hanno provato a richiamare l'attenzione dei turisti come succedeva un tempo assai lontano. Quando, per esempio, al cimitero di Staglieno si vedevano arrivare ogni giorno intere comitive di pullman da ogni parte d'Europa, quando le decine di chiese e monumenti sparsi per la vallata erano oggetto di culto di fedeli pellegrini che giungevano da ogni parte, oppure come a Torriglia, Scoffera o Bargagli, dove alberghi e ristoranti erano mete ricercate anche da turisti inglesi e americani e segnalate dalle maggiori riviste specializzate mondiali.
Vecchi ricordi? No per nulla anzi, la Valbisagno è ancora meta di turisti che giungono da Milano, Trieste, Livorno, Firenze, Torino e Reggio Emilia, turisti che viaggiano tanto, spendono e si divertono ma il fatto che nessuno li vede è semplice infatti, questa flotta di persone si muove la notte: è l'esercito degli scambisti che percorre centinaia di chilometri per raggiungere Faraone Club Privé noto locale notturno riprodotto come i labirinti delle piramidi, conducenti a camere arredate con intriganti specchi, alla sala cinema e alla Dark Room, che si trova a Molassana, catalogato dalle riviste come uno dei 10 privè più conosciuti d'Italia. «Un salotto intrigante di Genova, si legge nel sito ufficiale, che organizza serate all'insegna del divertimento e della trasgressione in un ambiente elegante e discreto dove potrete ballare sulla grande pista della Discoteca, apprezzare i fantastici drink di Daniela al Bar, incontrare e conoscere nuovi amici o giocare maliziosamente nel privé in assoluta libertà e tranquilli».


Massimo è un imprenditore genovese di 34 anni, che abita a Prato e frequenta assiduamente il locale, è amico di Rocco, che insieme a Daniela e Jimmy formano lo staff del club, e non trova nulla di male in tutto ciò: «È un luogo come un altro per stringere amicizia con gente che arriva da tutto il nord Italia e qualcuno anche da più lontano, certo che qua dentro tutto si svolge molto più rapidamente, ma nessuno ti obbliga a fare nulla che non vuoi», ci tiene a precisare Massimo.
Un successo della Valbisagno turistica?

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