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Quando lui non ce la fa: «Basta scuse», ma attenti al farmaco fai-da-te

Occhio ai rimedi comprati sui mercati alternativi, come internet e sexy-shop. In molti casi, avvertono L'Istituto superiore di sanità e la Società italiana di andrologia, si tratta di prodotti inefficaci e pericolosi per la salute

D'accordo, «basta scuse», se sotto le lenzuola c'è qualcosa che non va, lui deve andare dal medico. Però attenti alle fregatura. Occhio soprattutto ai farmaci contraffatti. Un fenomeno che, avverte la Società italiana di andrologia, negli ultimi dieci anni ha ormai raggiunto proporzioni tali da rappresentare un grave problema di salute pubblica, oltre che un ingente danno economico. Medicinali lifestyle, prodotti costosi che migliorano lo stile di vita, in particolare quelli contro le disfunzioni erettili. Tutti però ad alto rischio di truffa.
«In Italia, grazie alla tracciabilità del farmaco, la rete di distribuzione legale è garantita - spiega la dottoressa Maria Cristina Gaudiano, del dipartimento del farmaco dell'Istituto Superiore di Sanità - , ma la contraffazione può entrare nel mercato attraverso la rete illegale (palestre, sexy-shops, ethno-shops) e internet». Per affrontare il problema, nel quadro della campagna «Basta scuse», è stato istituito un gruppo di lavoro chiamato «Impact Italia».
Ne fanno parte rappresentanti delle istituzioni interessate: l'Agenzia italiana del farmaco Aifa, il ministero della Salute, l'Istituto superiore di sanità, il Nas dei carabinieri, il Viminale, il ministero dello Sviluppo Economico e l'Agenzia delle dogane. Collaborano con Impact Italia anche Farmindustria e Assogenerici, Federfarma e l'Associazione degli importatori paralleli.
«Negli ultimi anni - precisa la Gaudiano - i laboratori dell'Iss hanno analizzato numerosi prodotti contro le disfunzioni erettili provenienti sia da acquisti in internet che da sequestri delle forze di polizia. I risultati hanno evidenziato numerose contraffazioni. In molti casi i campioni erano pericolosi per la salute, in quanto contenenti quantità superiori di principio attivo. Avevano ad esempio fino al 190% della dose massima di sildenafil, oppure degli inibitori per i quali non sono stati effettuati studi di tossicità in vivo. In certi casi è stato trovato del gesso. E al di là del pericolo, la gente deve sapere che un farmaco contraffatto non è mai equivalente in qualità, sicurezza ed efficacia all'originale».
Cioè, fa male e nemmeno funziona. «Il rischio per la salute dei pazienti è davvero elevato - sostiene Ferdinando Fusco, andrologo urologo presso l'Università Federico II - . Spesso sul web si trovano pubblicità di medicine che assicurano prestazioni sessuali miracolose e questo è il primo rischio per il potenziale acquirente. Ma in un farmaco contraffatto può anche non esserci neppure un milligrammo di principio attivo, come pure può essercene un dosaggio molto maggiore di quanto consentito. Inoltre, nel processo produttivo possono essere utilizzate materie prime di bassa qualità o contenere componenti dannosi per l'organismo, come ad esempio l'anfetamina. Un vero e proprio salto nel buio che può comportare sia l'insorgenza di effetti collaterali».
C'è di più. La disfunzione erettile, in molti casi, è il primo campanello d'allarme per l'insorgenza di altre patologie, come il diabete o le malattie cardio-vascolari. «Proprio per questo - conclude Fusco - , è fondamentale rivolgersi al medico specialista per trovare la soluzione terapeutica più idonea e riconquistare una vita intima completa e appagante.

Avere la prescrizione di uno specialista, l'urologo o l'andrologo, non è infatti un optional».

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