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Quando scoppiò la guerra, il figlio di Gheddafi era in Usa

Quando la rivolta popolare esplose in Libia, Kamis non era nel Paese africano. L’uomo che ha l’incarico di proteggere il regime a ogni costo stava girando tranquillamente Wall Street, una delle tappe di un tour negli States organizzato da un’azienda statunitense

Quando scoppiò la guerra, il figlio di Gheddafi era in Usa

New York - Quando la rivolta popolare esplose in Libia, a metà febbraio, il figlio e il comandante militare di Muammar Gheddafi, Kamis, non era nel Paese africano.

L’uomo che ha l’incarico di proteggere il regime a ogni costo stava girando tranquillamente Wall Street, una delle tappe di un tour negli States organizzato da un’azienda statunitense. Con la benedizione del Dipartimento di Stato.

Il viaggio faceva parte di un programma organizzato con il colosso di ingegneria Aecom, con sede a Los Angeles, della durata di poco più di un mese. Khamis Gheddafi, capo della 32esima brigata (ritenuta l’unità militare d’elite dell’esercito libico), doveva visitare università e società di Houston, Los Angeles, San Francisco, Denver, Chicago, Washington, New York e Boston. E'È quanto emerge dai documenti di viaggio ottenuti da Abc News. Dopo aver iniziato a Houston un tour e le presentazioni all’Autorità del Porto di Houston, Khamis ha raggiunto Los Angeles dove ha effettuato un vip tour degli Universal Studios. Poi, un blitz a San Francisco per incontrare i vertici di Google, Apple e Intel, tra gli altri.

A metà febbraio, il figlio del rais doveva visitare la capitale Washington per visitarne i punti strategici, come il National Mall, e avere incontri con contractor nel settore della difesa come Northrop Grumman e Lockheed Martin. Responsabili dell’esercito statunitense erano presenti al colloquio tra Kamis Gheddafi e Northrop. Il figlio del colonnello libico ha, poi, raggiunto Wall Street a Manhattan per recarsi nel cuore finanziario degli Stati Uniti, la borsa a New York. Nella Grande Mela doveva inoltre visitare la Columbia University: ma proprio in quel periodo sono scoppiate le proteste contro il regime libico a Bengasi.

Un portavoce della Columbia ha raccontato che in fretta e furia Khamis ha cancellato la visita ed è invece salito sul primo aereo, per fare ritorno in Libia.

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