Cronache

Quel tunnel trasformato in dormitorio di barboni

Il tunnel pedonale di Brignole: un dormitorio per senzatetto. Una volta c'era il Massoero, nel quartiere del Molo, ad ospitare clochard che di notte non sapevano dove andare a stendere le loro stanche membra per ripararsi dal freddo.
Oramai la struttura vicino al Porto antico non funziona più e tunnel, portici e qualsiasi posto riparato della città sono diventati un rifugio per i cosiddetti «homeless».
Da un anno il tunnel pedonale che porta da piazza Raggi alla stazione Brignole è stato aperto al libero passaggio. Hanno chiuso i negozi che da una vita tenevano vivo quel lungo budello umido e scuro.
Attività commerciali storiche che in quattro e quattr'otto hanno dovuto fare fagotto e trasferirsi altrove o chiudere per sempre. Da allora la galleria è diventata ancora più terra di nessuno.
Durante la giornata no global con cani, mendicanti, suonatori disperati si avvicendano lungo il percorso dove i muri sono completamente ricoperti di volantini pubblicizzanti spettacoli e concerti presso centri sociali e vari locali alternativi e di musica etnica.
La gente che passa lo fa camminando velocemente, guardandosi le spalle. Ma i più intimoriti sono gli abitanti che devono risalire su via Imperia e dintorni e devono entrare in un ulteriore tunnel che li porta all'ascensore che va dritto alle loro case.
Di notte qui è davvero off limits. Bulli di strada passano la nottata a fare bagordi, impiastricciare i muri con le loro scritte oscene, i loro murales che adesso sono diventati, secondo alcuni, un'arte di strada.
Ma le coperte, le lattine di birra, o i cartocci di vino, i cuscini e i pacchetti delle sigarette, sui due muretti all'inizio del tunnel parlano chiaro. Qui c'è chi di notte viene a dormire. E alla mattina non si rifà nemmeno il letto perché tutto è lasciato in disordine. Insieme ai quattro stracci buttati qua e là che fungono da vestiti. Scarpe lacere, qualche giornale che serve per ripararsi dal freddo.
Ma di giorno non vedi mai nessuno.
Probabilmente i clochard che abitano qui sono in giro per il centro ad elemosinare. Da tempo gli abitanti della zona di Borgo Incrociati lanciano un grido di aiuto alla civica amministrazione perché possa intervenire al più presto.

Ma finora qualsiasi sollecito è rimasto totalmente inascoltato.

Commenti