Milano - Pur con qualche esitazione, l'estate ormai è arrivata, la voglia di mare è tanta lungo tutta la Penisola. Ma bisogna fare i conti col portafogli. E con gli aumenti che, per ragioni diverse, si presentano puntuali all’inizio della stagione calda. Un’indagine svolta dall’Adoc battendo a tappeto tutte le località di villeggiatura la dice molto lunga al proposito. Secondo l'associazione di tutela dei consumatori, numeri alla mano, una giornata di relax in spiaggia costa quasi 80 euro alla famiglia media. «Una cifra record cresciuta dell'8,7% rispetto allo scorso anno e non più sostenibile per il 30% delle famiglie», commenta il presidente Carlo Pileri.
La palma doro dei rincari secondo lo studio dell’Adoc va ai lettini che, ormai da diversi anni, hanno sorpassato le sdraio nelle preferenze degli italiani. Costo medio: 7,5 euro (il 15,4% in più rispetto allo scorso anno). Mentre l'ombrellone è aumentato «solo» del 3,8. Fatto sta che per prendere semplicemente il sole in riva al mare una famigliola di quattro persone spende 19 euro, a cui se ne devono aggiungere altri 24 per l'ingresso allo stabilimento.
Va detto che sul fronte dei rincari le stime del Sindacato italiano balneari (che associa circa 10.000 aziende) divergono completamente. Secondo il Sib i prezzi degli stabilimenti dei propri iscritti nell'ultimo anno sono rimasti invariati o hanno avuto un incremento minimo, pari all'inflazione (ovviamente la regola non vale per chi durante l'inverno ha investito in nuovi servizi da offrire ai clienti).
Ma, in ogni caso, lettino e ombrellone sono solo una piccola parte delle spese da sostenere per una giornata di mare. Se si vuole anche mangiare e bere qualcosa i costi lievitano. Adoc ha calcolato che per quattro panini, una bottiglia d'acqua e due caffè vicino alla battigia si sfiorano, in media, i 20 euro. Per non parlare della macchina. Chi avesse intenzione di raggiungere l'agognata spiaggia in automobile il tasto dolente è il parcheggio: si va dai 5-6 per un posto custodito, ai 2-3 euro degli abusivi. In ogni caso gli con aumenti medi di questa voce sono tra i più salati rispetto al 2006: + 25%. Se, poi, i bambini desiderassero fare una gita di un'oretta in pedalò o in canoa è impossibile cavarsela con meno di 6 euro, così pure per una lezione di spinning o di ballo di gruppo. Aggiungete al tutto un meritato gelatino a testa dopo il bagno delle quattro e un libro o qualche rivista per distrarsi un po’ e il conto è presto fatto: un salasso.
Come evitarlo o almeno limitarlo? Scegliendo con cura la spiaggia. Perché, come sottolineano gli esperti, le differenze ci sono, eccome.
Sull'Adriatico normalmente si spende meno che sul Tirreno, al Sud ci sono meno servizi (e quindi meno spese) che al Nord e i prezzi maggiori si trovano nei tratti di litorale limitrofi alle grandi città, come Ostia per Roma ad esempio, e nelle località «alla moda»: nessuno si stupisce se le spiagge di Forte dei Marmi, Santa Margherita Ligure, Capri, Tropea, Sabaudia o il Circeo sono più care delle colleghe meno conosciute. E, poi, c'è il caso Liguria: molto costosa anche perché paga la mancanza di spazio. Vale quindi la pena di fare qualche chilometro di più. Ma non troppi: altrimenti il risparmio sarà cancellato dal caro benzina...
In ogni caso la scelta va ponderata anche con la qualità.
In questo senso la Campania sembra offrire qualche buona possibilità: secondo il Sib un lettino va dai 3 ai 9 euro e un ombrellone non supera i 6. E Pollica, la perla del Cilento, con le località costiere di Acciaroli e Pioppi, quest'anno è balzata al sesto posto nella Guida Blu di Legambiente.