Cronaca locale

I successi della Raggi? 26 variazioni di bilancio per rinviare le promesse

La giunta di Virginia Raggi, in tre e mezzo di governo, è stata capace di attuare ben 26 correzioni dei bilanci approvati dall'Assemblea capitolina, alla faccia della programmazione finanziaria di lungo periodo che era stata promessa

I successi della Raggi? 26 variazioni di bilancio per rinviare le promesse

La giunta di Virginia Raggi, in tre e mezzo di governo, è stata capace di attuare ben 26 correzioni dei bilanci approvati dall'Assemblea capitolina, alla faccia della programmazione finanziaria di lungo periodo che era stata promessa.

Un vero record se si considera nei ultimi 15 anni, sotto le giunte Veltroni, Alemanno e Marino, vi erano state solo 15 variazioni. Tutti soldi che i grillini capitolini hanno spostato di continuo da un capitolo di bilancio all'altro, impedendo così di realizzare progetti che forse, scrive il Messaggero che riporta la notizia, non saranno mai completati. L'ultima variazione di bilancio, già la terza del 2019, è di 148 milioni e riguarda un po' tutti gli aspetti dell'amministrazione capitolina. La giunta Raggi, con quest'ultima modifica destina 5 milioni di euro in più per le residenze per gli anziani e 22 milioni per il welfare dei singoli Municipi della Capitale, ma 14o milioni di euro per la mobilità vengono congelati, a scapito del Grab (il Grande raccordo anulare già finanziato) o della tranvia che riguardarebbe l'area dell'Esquilino. Poi ci sono i 25 milioni per il Giubileo della Misericordia, terminato il 20 novembre 2016. E ancora: 7 milioni per la ristrutturazione dello stadio Flaminio o i 425 milioni che il governo Gentiloni aveva stanziato nel 2015 per la manutenzione delle metro e delle loro stazioni che, se va bene, inizierà nel 2020.

Ci sono, poi, 150 milioni per i Municipi che servono per la pavimentazione di piazza Venezia (5 mln), via Veneto (3 mln), Porta Pia (1,5 mln) e la viabilità in piazza Augusto Imperatore (2 mln). Altri 6 milioni servirebbero per per riaprire il mausoleo di Augusto e uno e mezzo per il teatro Valle. Ma oltre al Centro storico ci sono le periferie: Pigneto (7 milioni), Ostia (6 milioni), Corviale (5), Portuense (3) e Acilia (2,5). Fare delle modifiche al bilancio è consentito, ma in teoria sarebbe previsto solo a giugno col rendiconto e a luglio con l'assestamento di bilancio. Nel 2018 dall'Oref, l'organo di vigilanza interno capitolino, è stato criticato il combinato disposto tra "il perdurare di carenze relative all' espletamento delle procedure inerenti la spesa per investimenti" e la "non corretta programmazione che genera il ricorso a continue variazioni di bilancio". Il che significa che non si fanno le opere pubbliche e che le pubblicazione dei bandi rischiano di slittare sempre.

Un altro aspetto importante è l'overshooting, ossia la capacità di spesa dei soldi già stanziati, pari a mezzo miliardo nel 2017 e 380 milioni nel 2018, mentre quest'anno del miliardo di investimenti previsti solo il 16% verrà speso e l' overshooting rischia di arrivare alla cifra record di 840 milioni.

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