Cronaca locale

Lega contro il "governo delle poltrone": "Nessun mal di pancia, la crisi ci ha unito"

Il bltiz della Lega, a Roma, per dire "No al governo delle poltrone" e lanciare un messaggio di unità. Zicchieri: "Le scelte di Salvini sono condivise da tutti noi"

Lega contro il "governo delle poltrone": "Nessun mal di pancia, la crisi ci ha unito"

Militanti, coordinatori locali ed onorevoli della Lega in campo contro il nascente governo giallorosso. Lo fanno scegliendo il monumento simbolo della Capitale. Dalla balaustra del ponte che affaccia sul Colosseo, ieri notte, un drappello di camicie verdi, capitanato dal senatore Francesco Zicchieri, coordinatore della Lega Lazio, ha srotolato uno striscione che non ha bisogno di sottotitoli: "No al governo delle poltrone", c'è scritto a caratteri cubitali.

È una chiamata alle armi in previsione degli appuntamenti chiave annunciati dal leader del Carroccio Matteo Salvini. Il primo, nella roccaforte di Pontida, dal 14 al 15 settembre, e poi la mobilitazione nazionale a Roma, in agenda per il 18. È un segno di unità in queste ore in cui si rincorrono voci di mal di pancia tra le pattuglie verdi su modi e tempi con cui il leader ha aperto la crisi. Retroscena bollati da Zicchieri come vere e proprie "fake news". "La Lega – spiega il parlamentare a Il Giornale.it – è una sola, ha una parola sola che è quella di Matteo Salvini, le sue scelte sono condivise da tutti noi".

È questione di responsabilità. "Sarebbe stato più comodo rimanere al governo – ammette – ma la Lega è abituata ad anteporre il bene del Paese alle poltrone, non come Conte ed i Cinque Stelle che ci hanno svenduti alle cancellerie europee". Il messaggio è che in casa Lega non si è rotto nulla, anzi, gli inciuci di palazzo non hanno fatto altro che rafforzarne la coesione. Rimane però l'incomprensibilità della mossa alla base. Secondo gli ultimi sondaggi, c'è una parte di elettorato, quella più volubile, che avrebbe abbandonato il Carroccio. Le rilevazioni realizzate da Quorum Youtrend per SkyTg24 indicano un calo di due punti percentuali rispetto alle passate europee.

"I sondaggi li guardo poco – prosegue Zicchieri –, credo ai messaggi che ricevo ogni giorno ed a quello che mi arriva dalla gente quando la incontro per strada". E da lunedì, annuncia, "inizieremo un tour in tutte le province del Lazio per chiamare a raccolta la base e smontare la narrazione tossica dei commentatori". Sugli effetti prodotti dalla saldatura giallorossa in Regione Lazio, governata dal segretario dem Nicola Zingaretti, invece, il senatore è tranchant: "Non cambierà nulla, a livello regionale i Cinque Stelle hanno sempre fatto da stampella al Pd, si tratterà solo di calare la maschera".

E le braghe.

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