Cronaca locale

La macabra scoperta in spiaggia che può riaprire un "cold case"

Una donna stava passeggiando sul litorale con il cane quando ha trovato una mandibola umana con tanto di dente d’oro attaccato

La macabra scoperta in spiaggia che può riaprire un "cold case"

Decisamente una macabra scoperta quella che ha fatto una signora mentre stava passeggiando con il proprio cane sulla spiaggia del litorale di Ponente di Anzio. Nella mattinata di venerdì, verso le 9, la donna ha ritrovato i resti di una mandibola umana con tanto di denti ancora attaccati, di cui uno d’oro. I resti, forse appartenenti a un migrante annegato in mare, sono stati portati sulla spiaggia dalla corrente fino al litorale di Lavinio Lido di Enea. La signora stava camminando tra gli stabilimenti balneari 'Il Pioniere' e 'La Conchiglia' quando improvvisamente ha visto il resto umano.

Il ritrovamento sulla spiaggia

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbe stato proprio il dente d’oro ad attirare l’attenzione della donna, che altrimenti non avrebbe forse notato l’osso. Appena ha però capito che si trattava di un resto umano ha subito allertato il 112. La centrale operativa ha contattato i carabinieri della Compagnia di Anzio che sono giunti poco dopo sul luogo del ritrovamento. I militari hanno quindi preso la mandibola per portarla all'Istituto di medicina legale dell'Università di Tor Vergata a Roma dove verrà esaminata per stabilirne l'origine e prima di tutto se appartiene a un uomo o a una donna.

Il fatto che sia stata per diverso tempo in acqua, in balia dei pesci, rende il tutto più difficile. Complicato riuscire anche a studiare il percorso che può avere fatto in modo da riuscire a risalire al luogo di provenienza. L’area dove è avvenuto il ritrovamento è stata segnata dai carabinieri che hanno provveduto a perlustrare l’intera zona in cerca di altri resti umani, cosa che però non si è verificata. Sulla spiaggia c’era solo la mandibola con il dente d’oro. Può essere che nelle prossime ore venga eseguita una seconda perlustrazione.

"Aveva un dente d'oro"

Dagli uffici del comando della Compagnia carabinieri di Anzio hanno spiegato:“Ovviamente pensiamo si tratti del resto di una persona annegata; in questo senso non escludiamo ad esempio che possa anche trattarsi di un osso appartenuto ad un migrante annegato nel Mediterraneo”. Da quanto emerso sembra che negli ultimi mesi siano tante le persone scomparse in mare e questo particolare rende ancora più ardua l’impresa di dare un nome al resto umano ritrovato. I militari hanno anche precisato: “Anche se era molto pulito vista la lunga permanenza in acqua, ci aspettiamo che il risultato degli esami che saranno eseguiti a Tor Vergata consenta almeno di dare indicazioni utili ad accertare se sia appartenuto ad una donna o un uomo. Questo risultato in qualche modo restringerebbe il campo delle indagini che restano comunque complicate”. Chi puntava sul dente d’oro per avere qualche aiuto rimarrà deluso: da un primo controllo fatto nei laboratori dell'obitorio di Tor Vergata, sul dente non vi è alcun segno di riconoscimento. Il mistero si infittisce.

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